Carta Servizi

CARTA DEI SERVIZI E DELLA CITTADINANZA SOCIALE DELL’AMBITO SOCIALE TERRITORIALE N23

Indice

  1. PRESENTAZIONE DEL SISTEMA D’AMBITO ……………………………………………3
  2. LA CARTA DEI SERVIZI E DELLA CITTADINANZA SOCIALE ……………………….4
  3. IPRINCIPI FONDAMENTALI…………………………………………………………….5-6
  4. L’OFFERTA DEI SERVIZI…………………………………………………………….  .7-8-9
  5. LA MAPPA DEI SERVIZI ………………………………………………………………….10
  6. Area Welfare d’Accesso ………………………………………………………………10-11-12
  7. AreaAnziani………………………………………………………………………………13-24
  8. AreaDisabilità…………………………………………………………………………….25-38
  9. Salute Mentale …………………………………………………………………………….39-40
  10. Area Minori e Responsabilità Familiari……………………………………………………41-52
  11. Area Donne in difficoltà e contrasto alla violenza di genere………………………………53-58
  12. Area Contrasto alla povertà…………………………………………………………………59-61
  13. Area Immigrazione…………………………………………………………………………….62
  14. GARANZIA DI QUALITÁ DEI SERVIZI…………………………………………………….63
  15. MECCANISMI DI TUTELA E PARTECIPAZIONE………………………………………63-64
  • Allegato 1- Albo unico dell’Ambito Sociale N23 di prestatori già accreditati nel territorio regionale per l’erogazione dei servizi residenziali – semiresidenziali – territoriali attraverso buoni servizi (voucher) o tramite affidamento dei servizi in regime ordinario……………………………….65-73

PRESENTAZIONE DEL SISTEMA D’AMBITO

Con l’approvazione della legga 328/2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”, è stato introdotto un nuovo soggetto territoriale nella pianificazione delle politiche sociali e nell’erogazione dei servizi: l’Ambito Territoriale Sociale. 

La Regione Campania, in ottemperanza a quanto previsto dalla L. 328/2000 e dalla successiva L.R. 11/2007 “Legge per la dignità e la cittadinanza sociale. Attuazione della L.328/2000”, ha ripartito il territorio regionale in Ambiti Territoriali all’interno dei qualisi progettano e gestiscono, in forma associata tra i Comuni che ne fanno parte, le politiche sociali e socio-sanitarie.

L’Ambito Territoriale, inoltre, è coincidente o multiplodelDistretto Sanitario, dando vita ad uno spazio unitario di confronto, programmazione e gestione integrata dei servizi socio-sanitari.

L’Ambito Territoriale N23, così come rideterminato con Delibera Regionale n. 320/12,per l’attuazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali e socio-sanitari nel territorio di sua competenza, ha individuato quale forma associativa la Convenzione ex art. 30 del D. Lgs. 267/2000.Lo stesso è costituito dai Comuni di Nola (Ente capofila) – Camposano – Carbonara diNola – Casamarciano – Cicciano – Cimitile – Comiziano – Liveri – Roccarainola – San Paolo BelSito – Saviano – Scisciano – Tufino – Visciano.Gli interventi sociali e socio-sanitari sono programmati nel Piano Sociale di Zona, quale strumento unico di programmazione in materia di politiche sociali, dai 14 Comuni appartenenti all’Ambito N23.Il Piano di Zonaè predisposto, a seguito di un’attenta analisi dei bisogni riscontrati sul territorio, dall’Ufficio di Piano che è chiamato a garantire la programmazione, nonché, la realizzazione e gestione di quanto programmato.

Il Piano Sociale di Zonaviene approvato con atto deliberativo dal Coordinamento Istituzionale, organo costituito da tutti i soggetti che hanno sottoscritto la Convenzione ex art. 30 del D.L.G.S. 267/2000; tale organo è deputato alla funzione di indirizzo programmatico, di coordinamento e di controllo della realizzazione della rete integrata di interventi e servizi sociali e socio – sanitari.

Il Coordinamento Istituzionale è presieduto dal legale rappresentate del Comune di Nola, o da un suo Delegato. Il Presidente ha la rappresentanza del C.I. nei rapporti con tutti gli enti esterni.

L’Ambito N23 comprende n. 14 Comuni la cui popolazione complessiva risulta essere pari a 108.393, così come riportati sul Sistema InformativoSociale della Regione Campania.

I Comuni che afferiscono all’Ambito N23, di seguito indicati, sono coincidenti con il Distretto Sanitario 49 – ASL Napoli 3 Sud.

Comuni dell’Ambito N23:

Comunen. Abitanti
Nola (capofila)34.180
Saviano16.161
Cicciano12.598
San Paolo Belsito3.348
Liveri1.557
Casamarciano3.213
Carbonara di Nola2.485
Comiziano1.739
Roccarainola6.798
Scisciano6.098
Visciano4.368
Tufino3.561
Cimitile7.093
Camposano5.194

LA CARTA DEI SERVIZI E DELLA CITTADINANZA SOCIALE

La Carta dei Servizi e della Cittadinanza Sociale è redatta secondo i principi riportati dall’art. 13 della legge n. 328/00 (legge quadro), dall’art. 26 della legge regionale della Campania n. 11/07 (legge sulla dignità e cittadinanza sociale), e secondo quanto disposto dallo schema di riferimento di cui alla DGRC. n. 1835 del 2008.  Essa rappresenta uno strumento di garanzia, trasparenza e imparzialità mediante il quale si attribuisce al cittadino/utente un potere di controllo diretto sull’attività della Pubblica Amministrazione.

L’Ambito N23, a seguito di un lungo e proficuo percorso di concertazione con le amministrazioni locali, ha provveduto a definire questa Carta dei servizi e della Cittadinanza Sociale quale strumento necessario:

  • per agevolare il cittadino nell’uso corretto dei servizi messi a disposizione;
  • per effettuare una valutazione dei servizi/interventi sociali e socio sanitariche consenta di migliorarne progressivamente la qualità;
  • consentire alla cittadinanza di presentare reclami per eventuali inadempienze.

La Carta contiene i principi a cui devono uniformarsi i servizi e rappresenta uno strumento attraverso il quale gli Enti dichiarano concretamente gli impegni assunti nei confronti dei cittadini.

Per il cittadino, la Carta è la garanzia scritta di poter “esigere” le prestazioni dei servizi nel rispetto degli standard di qualità in essa dichiarata. La Carta dei Servizi e di cittadinanza sociale, pertanto, ha come obiettivi primari:

• la tutela dei cittadini utenti, rispetto al loro diritto di cittadinanza;

•la valutazione della qualità dei servizi avendo come punto di riferimento la soddisfazione dell’utente;

•la partecipazione e la collaborazione nel processo di progettazione, gestione e valutazione di un servizio da parte delle istituzioni, dei cittadini, delle associazioni e del privato sociale. La ricerca degli standard di qualità farà riferimento al punto di vista dell’utente e non degli operatori.

La Carta, dunque, è uno strumento di comunicazione che contiene informazioni essenziali di facile consultazione ed il più possibile esaurienti e versatili sui servizi relativi ad una determinata tipologia o settore di intervento. Con questo lavoro intendiamo presentare un nostro modello di costruzione degli standard di qualità, con l’auspicio che ciò possa meglio promuovere la realizzazione di un sistema di valutazione della qualità dei servizi. Tuttavia, per sua stessa natura, essa non può mai ritenersi un documento concluso e definitivo in quanto è proprio nel graduale innalzamento dei livelli qualitativi garantiti ai cittadini che deve trovare la sua ragione d’essere. In aggiunta a tali considerazioni occorre anche tener presente che, relativamente alla programmazione dell’Ambito in ottemperanza alle direttive regionali e nazionali per la stesura dei Piani Sociali di Zona, l’offerta dei servizi afferenti le diverse Aree di intervento può comunque subire modifiche. A tal proposito, si è inteso prevedere un’impostazione grafica il più possibile semplice al fine di evidenziare gli specifici servizi/interventi attivi.

I PRINCIPI FONDAMENTALI

La Carta dei servizi e della cittadinanza sociale dell’Ambito N32 si ispira ai principi fondamentali di:

  • EGUAGLIANZA: coerentemente a quanto previsto dall’art. 3 della Costituzione Italiana, l’erogazione dei servizi è ispirata al principio di eguaglianza. Tutti i cittadini hanno uguale diritto di accesso ad essi indipendentemente da sesso, razza, lingua, religione e opinioni politiche. L’eguaglianza è intesa come divieto di ogni ingiustificata discriminazione e non può essere intesa nel senso di assoluta uniformità delle prestazioni. Queste ultime variano, infatti, in base alle esigenze personali, sociali ed economiche della persona, nel rispetto del progetto sociale personalizzato che lo riguarda e lo coinvolge come parte attiva.
  • IMPARZIALITÀ:I Comuni dell’Ambito Territoriale hanno il dovere di neutralità rispetto ai cittadini utenti dei servizi ed alla scelta dei contraenti per la fornitura dei beni e dei servizi (art. 97 della Costituzione). Le modalità e le relative norme di erogazione, pertanto, sono improntate a criteri di obiettività, giustizia ed imparzialità.
  • CONTINUITÀ: L’erogazione dei servizi da parte dei Comuni dell’Ambitodeve essere continua, regolare e senza interruzioni, salvo situazioni eccezionali di interruzione dovuti a casi previsti dalla normativa di settore e/o dalla mancata disponibilità delle risorse economiche. In tal ultimi casi, vengono adottate misure volte ad arrecare il minor disagio possibile agli utenti.
  • PARTECIPAZIONE: I Comuni dell’Ambito Territoriale devono garantire la partecipazione del cittadino, quale soggetto attivo, alla prestazione del servizio, al fine di una migliore efficacia dell’intervento e nell’ottica di una stretta collaborazione con gli operatori. L’utente può formulare proposte e suggerimenti per il miglioramento del servizio. La partecipazione può caratterizzarsi anche a livello associativo, attraverso l’adesione ad associazioni di volontariato, organizzazioni pubbliche o private o gruppi presenti sul territorio. L’Ambito acquisirà, periodicamente, la valutazione degli utenti circa la qualità del servizio reso.
  • EFFICIENZA ED EFFICACIA: Nella realizzazione degli interventi, si adottano misure idonee per il continuo perseguimento dei principi di efficacia e di efficienza al fine di garantire elevati standard qualitativi e tenendo nella massima considerazione le esigenze dell’utenza. A tal proposito, il cittadino può presentare ricorsi e segnalazioni anche con comunicazioni verbali, circa ritardi, carenze, comportamenti non corretti nell’azione amministrativa.
  • ECONOMICITÀ: L’Ambito N23 si impegna, nella realizzazione di interventi sociali e socio- sanitari, ad utilizzare le risorse umane, tecnologiche e finanziarie in maniera razionale ed accurata garantendo il raggiungimento del massimo risultato.
  • INTEGRAZIONE: I Comuni dell’Ambito Territoriale si impegnano a raggiungere il più elevato grado di integrazione nell’erogazione dei servizi operando sia in un’ottica di coordinamento e integrazione con gli interventi sanitari, dell’istruzione, con le politiche attive di formazione, avviamento al lavoro, sia in un’ottica di concertazione e cooperazione tra i diversi livelli di governo, nonché, con le Aziende Sanitarie Locali per le prestazioni socio – sanitarie. 
  • TRASPARENZA: l’Ambito si impegna a garantire un’informazione continua e diffusa sull’offerta dei servizi, le procedure di accesso e i relativi costi, assicura la trasparenza nella gestione dei tempi di attesa, rendendo chiare, complete e comprensibili le comunicazioni ai cittadini, utilizza pienamente il sito web ufficiale per garantire una piena informazione sui regolamenti e sugli attiamministrativi.
  • VERIFICA DELLA QUALITÀ: I Comuni dell’Ambito Territoriale si impegnano ad assicurare un buon livello di qualità dei servizi, prevedendo procedure di verifica. Sarannosvolte periodicamente attività di monitoraggio e di rilevazione dati, sarà verificata la funzionalità dei servizi erogati, al fine di renderli sempre più innovativi e compatibili ai bisogni rilevati sul territorio e alle aspettative degli utenti.
  • QUALITÀ DEI SERVIZI: La Carta della cittadinanza sociale intende fornire una precisa tutela dei diritti delle persone e della comunità. Per ogni servizio saranno considerati tre aspetti:
  • La relazione
  •  Il processo di erogazione
  •  La struttura

 Ciascuna di queste componenti racchiude delle dimensioni di qualità:

Componenti del ServizioDimensione di qualità
RelazioneAccoglienza: alla persona deve essere garantito un adeguato sistema di accoglienza; Rispetto della persona: deve essere garantita una relazione rispettosa;
ProcessoTrasparenza/informazione: alla persona deve essere garantita un’adeguatainformazione relativamente al sistema dei servizi esistenti e alla sua accessibilità, nonché, alle opportunità, risorse, prestazioni più confacenti alle sue esigenze;Professionalità: alla persona deve essere garantita la professionalità dell’intervento, mediante la programmazione di figure professionali in grado di decodificare il bisogno espresso;Adeguatezza: l’intervento rivolto alla personaè con esso condiviso deve essere adeguato ai suoi bisogni;
StrutturaAccessibilità: i servizi devono essere facilmente raggiungibili e accessibili da tutti i cittadini.

Gli obiettivi dichiarati saranno valutati attraverso i seguenti strumenti:

  • misurazione di parametri (standard) oggettivi;
  • schede di valutazione del grado di soddisfazione della persona stilate per ogni singolo servizio erogato, somministrate ai cittadini- utenti dei servizi d’Ambito;
  • monitoraggio interno (controllo di gestione) sul processo di erogazione dei servizi al fine di migliorarli.

L’OFFERTA DEI SERVIZI

L’Ambito Territoriale N23 mira a realizzare, in ottemperanza alla normativa europea, nazionale e regionale vigente in materia, un sistema integrato di interventi e servizi sociali e socio- sanitari che assicuri la pari dignità sociale della persona, le pari opportunità e l’effettiva tutela dei diritti sociali di cittadinanza, nonché, promuova la prevenzione, la riduzione, la rimozione delle cause di rischio, di emarginazione, di disagio e di discriminazione, e favorisca l’integrazione e la partecipazione attiva di tutti i cittadini. L’obiettivo principale è quello di porre al centro del sistema integrato la partecipazione attiva della “persona nella sua individualità e globalità”, operando mediante la predisposizione di progetti sociali individualizzati, con essa condivisi, quali strumenti tecnici e modalità operative utili a valutare e soddisfare i bisogni, individuare e attivare le risorse necessarie e realizzare, in tal modo, efficaci politiche di welfare locale.

Il Piano Sociale di Zona è lo strumento che raccoglie tutti i progetti condivisi in un unico programma di intervento, ideati ed approvati da istituzioni e organismi sociali (i 14 Comuni afferenti l’AmbitoTerritoriale N23, i Servizi Sociali Territoriali, l’ASL, i Servizi Sociali della Giustizia, i Centri per l’impiego, le organizzazioni sindacali, le aziende locali, gli organismi del Terzo Settore, le scuole del territorio, famiglie, parrocchie, ecc.).

Un “piano regolatore” che individua, per ogni fascia di bisogno, gli interventi da attuare e le risorse da impegnare agendo in una logica di “azione di rete” mediante la quale si intende superare il mero assistenzialismo. 

Il Piano Sociale di Zona N23: la Legge 328/2000 (legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali) prevede che i Comuni ed altri enti territoriali si associno e, d’intesa con le Aziende Sanitarie Locali, provvedano a definire il Piano Sociale di Zona degli interventi sociali e sociosanitari al fine di realizzare gli obiettivi previsti dalla legge, e quindi:

• promuovere il benessere sociale, la tutela della salute, la solidarietà;

• rimuovere lo stato di disagio;

• favorire una migliore qualità della vita;

• garantire su tutto il territorio un livello uniforme di servizi sociali e socio-sanitari essenziali.

Il Piano Sociale di Zona è, quindi, un vero e proprio piano regolatore dei servizi sociali e socio-sanitari che si svolgono nell’Ambito. Esso è adottato, ai sensi dell’art.21 della L.R. 11/2007, nel rispetto del Piano Sociale Regionale, attraverso un Accordo di programma sottoscritto dai Comuni associati nell’Ambito Territoriale e dalla Asl Napoli 3 Sud.

Il Coordinamento Istituzionale: è un organo costituito dai rappresentanti legali degli enti locali componenti l’Ambito con funzioni di indirizzo programmatico e di controllo politico-amministrativo.In particolare, ai sensi del Regolamento d’Ambito “Funzionamento del Coordinamento Istituzionale”, esso è l’organo deputato alle seguenti funzioni:

– definire Accordi di programma o Convenzioni con altri Enti;

– definire le procedure che devono essere applicate uniformemente dai Comuni;

– decidere delle semplificazioni procedurali da attuare e sulle innovazioni tecnologiche da introdurre;

-approvare regolamenti ed atti relativi alla gestione in forma associata dei servizi;

-definire le modalità istituzionali e le forme organizzative gestionali più adatte all’organizzazione dell’ambito territoriale e della rete dei servizi sociali;

– individuare l’Ente capofila;

– istituire l’Ufficio di Piano;

– definire le possibili collaborazioni tra i Comuni dell’Ambito, le forme di collaborazione fra i Comuni e l’ASL di riferimento, i contenuti degli Accordi di programma, laddove utilizzati, le eventuali forme di collaborazione tra Ambiti diversi e/o altri soggetti;

– elaborare ed approvare il Piano di Zona istituendo, a tal fine, l’apposito “Tavolo di Concertazione” per garantire il coinvolgimento dei soggetti di cui all’art. 1, comma 5, della L.328/2000 nella progettazione e realizzazione degli interventi, e per promuovere la partecipazione attiva dei cittadini ai sensi dell’art. 1, comma 6, della medesima legge e di quanto stabilito dalla L.R. 11/2007;

– elaborare e approvare il Bilancio Sociale, inteso come l’insieme delle risorse finanziarie, strutturali e umane presenti nell’Ambito Territoriale e la programmazione del loro utilizzo;

-definire la rete dei servizi essenziali;

-approvare il Programma delle attività territoriali (PAT) del Distretto sanitario compreso nell’Ambito per la parte relativa all’integrazione socio-sanitaria che è parte integrante del Piano di Zona.

Il funzionamento del C.I. è assicurato dalla struttura amministrativa dell’Ente capofila.

L’Ufficio di Piano: è la struttura tecnico – strumentale di supporto per la programmazione e realizzazione del Piano Sociale di Zona e ai sensi del “Regolamento d’Ambito per le funzioni dell’Ufficio di Piano”, lo stesso svolge le seguenti funzioni, suddivise in tre macrocategorie:

  1. funzione di pianificazione, programmazione e progettazione;
  2. funzione di gestione tecnica-amministrativa;
  3. funzioni di monitoraggio e valutazione.

Nello specifico, per quanto concerne la funzione di cui al punto 1, l’Ufficio di Piano svolge attività inerenti:

  • l’analisi del sistema di offerta dei servizi (localizzazione, funzioni, prestazioni, professioni, costi) presenti nell’Ambito Territoriale per valutarne l’appropriatezza e l’eventuale ridefinizione;
  • la redazione dei problemi e della domanda sociale e l’individuazione di eventuali nuovi bisogni, attraverso l’organizzazione di momenti concertativi con i soggetti presenti nel territorio dell’Ambito;
  • la progettazione/ri-progettazione partecipata dei servizi da realizzare nell’Ambito Territoriale;
  • la definizione del sistema di comunicazione fra i Comuni e i diversi soggetti dell’Ambito Territoriale;
  • il raccordo con il servizio sociale professionale e il servizio di segretariato sociale;
  • la programmazione socio-sanitaria;
  • la programmazione delle risorse europee;
  • la predisposizione di piani di comunicazione sociale;
  • l’aggiornamento in materia di normativa europea, nazionale e regionale anche al fine di intercettare nuove e differenti risorse economiche;
  • l’attuazione del sistema informativo unitario promuovendo l’innovazione tecnologica;
  • l’attuazione delle azioni di sistema quali relazioni di rete e culturali, di formazione, di ricerca, di integrazione socio-sanitaria e di quant’altro assicuri l’organicità e l’efficienza dei servizi e delle prestazioni, nonché, la valorizzazione dei diritti di cittadinanza.

Per quanto concerne la funzione di cui al punto 2, l’Uffici di Piano svolge attività inerenti:

  • la definizione delle procedure amministrative connesse alla programmazione, gestione, controllo e rendicontazione delle risorse finanziarie;
  • la definizione delle modalità di individuazione, allocazione delle risorse economiche, strutturali e umane;
  • l’organizzazione e l’affidamento dei servizi ai soggetti del Terzo Settore previsti dal Piano Sociale di Zona (definizione di bandi, gare d’appalto, procedure per l’autorizzazione e accreditamento, ecc.);
  • la definizione dei Regolamenti d’accesso e di compartecipazione degli utenti.

Per quanto concerne la funzione di cui al punto 3, l’Ufficio di Piano svolge attività inerenti:

  • la predisposizione di sistema di monitoraggio e valutazione dei servizi;
  • il monitoraggio della qualità degli interventi offerti ai destinatari dei servizi;
  • il monitoraggio delle procedure di affidamento dei servizi previsti nel Piano di Zona con particolare attenzione alle caratteristiche dei soggetti a cui affidare, ai criteri di valutazione delle proposte progettuali ed ai vincoli posti nei bandi e negli avvisi per sostenere il rispetto della normativa vigente in materia di contratti di lavoro per tutte le risorse umane impegnate dai soggetti affidatari per l’erogazione dei servizi;
  • l’implementazione di sistemi informativi già esistenti per l’elaborazione di dati locali, provinciali e regionali.

Dove si trova l’Ufficio di Piano:

Sede: Nola (Na), Piazza Duomo, 1

Recapiti telefonici: 081 8226298/97

PEC: pszn23@pec.comune.nola.na.it

Email: ambiton23@comune.nola.na.it

LA MAPPA DEI SERVIZI

Area Welfare d’Accesso

Il Piano Sociale di Zona prevede servizi di ascolto e di orientamento, nonché di presa in carico attraverso il Segretariato Sociale e il Servizio Sociale Professionale. Tutti questi servizi costituiscono livelli essenziali di assistenza sociale e devono obbligatoriamente essere previsti tra le funzioni dell’Ambito.

AREA DI ATTIVITÀSERVIZI DI ASCOLTO E DI ORIENTAMENTO
NOME DEL SERVIZIOSegretariato Sociale per la dignità e la cittadinanza sociale e la Porta unica di accesso ai servizi.
CHE COS’ÈIl Segretariato Sociale è annoverato tra i livelli essenziali di assistenza.  Si caratterizza per l’elevata prossimità al cittadino e, nella sua localizzazione e strutturazione, si configura quale livello tecnico per l’accoglienza, l’orientamento, l’informazione, l’accompagnamento ed il monitoraggio dei servizi del sistema integrato dell’Ambito Territoriale.Il servizio di Segretariato Sociale è funzionale alla realizzazione del Piano di Zona e all’attività dell’Ufficio di Piano. Esso, inoltre, assume funzioni di Porta Unitaria di Accesso(PUA) al sistema integrato socio-sanitario.
COSA SI PROPONEIl Segretariato Sociale si propone il perseguimento delle seguenti finalità: rendere accessibile a tutti i cittadini la conoscenza completa e dettagliata dei diritti, delle procedure e delle opportunità rese disponibili dalle normative nazionali, regionali e locali in materia di politiche sociali e dalla rete dei servizi;raccogliere e registrare la domanda sociale, in modo da contribuire a predisporre piattaforme conoscitive necessarie all’aggiornamento del Piano di Zona;offrire ascolto attento a tutte le persone in difficoltà, garantendo risposte che si caratterizzano per completezza, accessibilità, immediatezza, personalizzazione, obiettività, imparzialità e riservatezza;elaborare una mappa dei bisogni sulla quale modulare e razionalizzare l’offerta dei servizi.  
COSA OFFREGli operatori del Segretariato Sociale effettuano l’accoglienza, il primo ascolto e l’orientamento del cittadino portatore di richieste di aiuto. Nella fase di accoglienza, gli operatori effettuano la decodifica del bisogno di primo livello mediante sia attività di front-office sia di back- office e orientano la persona verso il servizio più appropriato a fornire una risposta al suo bisogno. Inoltre, ai sensi dell’art. 24 della L.R. 11/2007, esplica azioni di orientamento e informazione ai cittadini sui diritti e le opportunità circa i servizi e gli interventi attivi presso l’Ambito.
COME SI EROGAIl servizio viene erogato attraverso gli Assistenti Sociali presenti in ogni Comune dell’Ambito N23.
A CHI SI RIVOLGEPossono usufruire del servizio tutti i cittadini, italiani e stranieri, residenti/domiciliati nei Comuni dell’Ambito N23.
DOVE È EROGATOPresso i 14 Comuni dell’Ambito N23
COSTO DEL SERVIZIOIl Servizio è gratuito.
PERSONALE IMPIEGATOAssistenti Sociali
AREA DI ATTIVITÀSERVIZIO DI PRESA IN CARICO
NOME DEL SERVIZIOServizio Sociale Professionale
CHE COS’ÈIl Servizio Sociale Professionale è annoverato tra i livelli essenziali di assistenza. Ad esso spetta la responsabilità istituzionale della presa in carico e della redazione del progetto personalizzato, nel caso in cui il problema rilevato sia esclusivamente di natura sociale.
COSA SI PROPONEIl Servizio Sociale Professionale si propone di svolgere interventi finalizzati alla lettura e decodificazione della domanda, alla presa in carico della persona, della famiglia e/o del gruppo sociale, all’attivazione e integrazione dei servizi e delle risorse in rete, all’accompagnamento e all’aiuto nel processo di promozione ed emancipazione.  
COSA OFFREGli operatori del Servizio Sociale Professionale dovranno svolgere le seguenti attività: -consulenza socio-assistenziale e conseguente presa in carico di casi individuali e familiari per trattare situazioni di bisogno individuali, familiari e collettivi; -valorizzazione della centralità delle persone e della loro capacità di scelta ed autodeterminazione, attraverso il superamento di logiche assistenzialistiche e promuovendo le responsabilità del singolo soggetto e/o del nucleo familiare; -predisposizione di progetti di intervento personalizzati, in ragione delle competenze d’Ambito, di intesa con gli altri attori coinvolti e tenuto conto delle eventuali disposizioni di organi giudiziari; -realizzazione di forme di cooperazione tecnica ed integrazione con altri attori sociali, pubblici e privati; -rilevazione, monitoraggio, analisi e valutazione di nuovi bisogni.  
COME SI EROGAIl servizio viene erogato attraverso attività professionali proprie degli Assistenti Sociali e funzionali alla realizzazione degli interventi e servizi del Piano di Zona.
A CHI SI RIVOLGEPossono usufruire del servizio tutti i cittadini, italiani e stranieri, residenti/domiciliati nei Comuni dell’Ambito N23.
DOVE È EROGATOPresso i 14 Comuni dell’Ambito N23
COSTO DEL SERVIZIOIl Servizio è gratuito.
PERSONALE IMPIEGATOAssistenti Sociali

Orari di apertura al pubblico:

COMUNEORARIO APERTURA AL PUBBLICO
Comune di Nola (capofila):Martedì dalle ore 9:00 alle ore 13:30 Giovedì dalle ore 15:30 alle ore 17:30.
Comune di Saviano:Lunedì eMercoledìdalle ore 9:00 alle ore 12:30; Giovedì dalle ore 15:00 alle ore 17:00.
Comune di Cicciano:Dal Lunedi al Venerdì dalle ore 8:00 alle ore 14:00; Lunedi e Mercoledì dalle ore 15:00 alle ore 18:00.
Comune di San Paolo Belsito:Dal Lunedi al Venerdì dalleore 9:00 alle ore 12:00; Lunedì e Mercoledìdalle ore 15:00 alleore 17:30.
Comune di Liveri:Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9:00 alle ore 12:00.
Comune di Casamarciano:Martedì e Giovedì dalle ore 9:00 alle ore 13:00 e dalle ore 15:30 alle ore 17:30.
Comune di Carbonara di Nola:Lunedi, Mercoledì e Venerdì dalle ore 09:00 alle ore 13:00.
Comune di Comiziano:Lunedì e Mercoledì dalle ore 9:00 alle ore 12:00 e dalle ore 16:00 alle ore 18:30.
Comune di Roccarainola:Dal Lunedi al Venerdìdalle ore 10.00 alle ore 13:00; Martedì e Giovedìdalle ore 16:00 alleore 18:00.
Comune di Scisciano:Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8:00 alle ore 14:00; Martedì e Giovedì dalle ore 15:30 alle ore 17:30.
Comune di Visciano:Martedì, Giovedì e Venerdì dalle ore 9:00 alle ore 13:00.
Comune di Tufino:Lunedì dalle ore 8:30 alle ore 13:00; Mercoledì dalle ore 8:30 alle 13:30.
Comune di Cimitile:Martedì dalle ore 16:30 alle ore 18:30;Venerdì dalle ore 9:30 alle ore 12:30.
Comune di Camposano:Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9:00 alleore 12:30; Lunedì e Giovedìdalle ore 15:30 alle ore 18:30.

Per i contatti telefonici si rimanda ai siti istituzionali dei Comuni.

Area Anziani

Sono previsti servizi che intendono valorizzare il ruolo della persona anziana quale risorsa positiva all’interno della famiglia e della società e promuovere un sistema di interventi tesi a privilegiare la domiciliarità limitando l’istituzionalizzazione e ricoveri impropri.

  • Domiciliarità
AREA DI ATTIVITÀAnziani
NOME DEL SERVIZIOAssistenza domiciliare socio-assistenziale (SAD) per anziani.
CHE COS’ÈÈ un servizio a bassa intensità, basato su interventi di tipo socio-assistenziale, che offrono all’anziano un pacchetto di prestazioni finalizzate a favorire la permanenza a domicilio delle persone in condizioni di limitata autonomia attraverso azioni di sostegno del mantenimento e/o recupero delle funzioni personali.
COSA SI PROPONEIl Servizio di Assistenza Domiciliare è un insieme di prestazioni di carattere socio-assistenziale per la cura e il sostegno di anziani fragili finalizzato a contrastare l’isolamento e l’emarginazione sociale e favorire la permanenza nel proprio ambiente di vita, evitando l’istituzionalizzazione e consentendo una soddisfacente vita di relazione.
COSA OFFREGarantisce le seguenti prestazioni: -prestazioni di cura e igiene della persona e dell’ambiente domestico; -supporto allo svolgimento delle attività giornaliere; -disbrigo di semplici pratiche amministrative; -accompagnamento per visite e commissioni; – preparazione dei pasti; -supporto per l’acquisto di generi alimentari, medicinali e di altro genere durante l’orario di assistenza; – lavaggio/cambio di biancheria; -accompagnamento presso i servizi di cura; -interventi volti a favorire la vita di relazione, compreso il sostegno emotivo e affettivo.
COME SI EROGAPer l’erogazione del servizio è necessario presentare istanza di ammissione, in modalità telematica mediante piattaforma SiCare, a seguito della pubblicazione di un Avviso Pubblico dedicato. La valutazione amministrativa delle domandeverràeffettuata da apposita Commissione nominata dal Dirigente Coordinatore dell’Ufficio di Piano, laquale provvederà a verificare, in capo a ciascun partecipante, il possesso dei requisiti richiesti per l’ammissione al servizio.Seguirà, poi, la predisposizione della graduatoria. L’ammissione in graduatoria non dà immediato diritto al servizio, ma alla presa in carico da partedell’Assistente Sociale incaricato che, sulla base del bisogno sociale rilevato, provvederà a redigereil Piano Assistenziale Individualizzato (P.A.I.), con la specifica del monte ore settimanale diassistenza. Successivamente, si provvederà a formulare la graduatoria dei beneficiari, tenuto conto delle risorse finanziarie disponibili. Ove il numero delle istanze ecceda la disponibilità delle risorse, verrà formata una lista d’attesa cheverrà progressivamente evasa, tenendo conto dei punteggi ottenuti in riferimento ai parametri divalutazione. Il servizio viene concretamente erogato avvalendosi di soggetti in possesso di idonei requisiti tecnici e organizzativi, accreditati ai sensi del Regolamento 4/2014 e inclusi nell’apposito Albo d’Ambito e individuati dai beneficiari, secondo il principio della libera scelta.
A CHI SI RIVOLGEIl servizio è rivolto ad anzianiultrasessantacinquenni in condizione di fragilità sociale e limitata autonomia, che necessitano di prestazioni socio-assistenziali per la gestione di sé, dell’ambiente di vita, delle relazioni e per la realizzazione di semplici attività esterne.  
DOVE È EROGATOPresso il domicilio dell’utente.
COSTO DEL SERVIZIOIl costo orario del Servizio stabilito dal Coordinamento Istituzionale è pari a € 16,00 (tariffa oraria) I.V.A. inclusa. Il Servizio può prevedere una compartecipazione dell’utente in relazione alle condizioni economiche attestate mediante certificazione ISEE, ai sensi del DPCM 159/2013 (in corso di validità alla data di ammissione al beneficio), come da vigente “Regolamento sui criteri e le modalità organizzative della erogazione dei servizi, dell’accesso prioritario, della compartecipazione degli utenti al costo dei servizi” dell’Ambito N23.
PERSONALE IMPIEGATOL’assistente Sociale è il titolare della presa in carico, della redazione del P.A.I., e delcostante monitoraggio sul caso. Gli OSA garantiranno le prestazioni domiciliari in coerenza con gli obiettivi fissati da P.A.I.
AREA DI ATTIVITÀAnziani
NOME DEL SERVIZIOAssistenza domiciliare integrata per anziani ADI
CHE COS’ÈL’Assistenza Domiciliare Integrata – ADI –consiste in trattamenti medici, infermieristici, riabilitativi e socio-assistenziali erogati a domicilio e prestati da personale qualificato per la cura e l’assistenza alle persone non autosufficienti e in condizioni di fragilità. È un servizio sociosanitario che si realizza attraverso procedure unitarie e condivise tra ASL e Comuni dell’Ambito per l’accesso, la valutazione e la presa in carico delle persone non autosufficienti. La tipologia e la durata delle prestazioni è definita dalla Unità di valutazione integrata (UVI), attraverso una valutazione multidimensionale del caso e la redazione di un Progetto Assistenziale Individuale.
COSA SI PROPONEObiettivo del servizio è fornire un’adeguata assistenza a persone che presentano problematiche di tipo sanitario e sociale, evitando ricoveri “impropri” o l’ingresso in strutture residenziali, rendere possibili dimissioni ospedaliere protette, favorire il recupero o la conservazione delle capacità di autonomia e di relazione.
COSA OFFREOffre prestazioni socio-sanitarie mediante l’accesso domiciliare di diversi professionisti quali: infermiere, professionista della riabilitazione, psicologo, dietista, MMG e OSS. Gli accessi settimanali sono stabiliti in base all’intensità assistenziale che è suddivisa in tre livelli:  
COME SI EROGAPer l’accesso è possibile rivolgersi alla P.U.A. che si sostanzia in figure sia sociali che sanitarie. In particolare: Gli attori della Porta Unitaria di Accesso dovranno discriminare il bisogno espresso dal cittadino (valutazione di primo livello) e in caso di rilevazione di un bisogno complesso, dovranno formulare una proposta di ammissione alle cure domiciliari integrate (stante il consenso informato ed il rispetto della privacy dell’interessato) da inviare al Direttore del Distretto Sanitario e al Coordinatore dell’Ufficio di Piano ai quali è affidata la responsabilità di attivare l’UVI. In sede di UVI, la valutazione multidimensionale viene effettuata dai seguenti professionisti: La UVI svolge i seguenti compiti: -effettua la valutazione multidimensionale del grado di autosufficienza e dei bisogni assistenziali del paziente e del suo nucleo familiare (valutazione di 2° livello); -elabora il Progetto Personalizzato, che deve essere condiviso e sottoscritto dall’assistito nel rispetto delle norme in materia di privacy e tutela; -verifica e aggiorna l’andamento del Progetto Personalizzato.
A CHI SI RIVOLGEIl servizio si rivolge a tutti i cittadini anziani che presentano un bisogno sociosanitario complesso e che sono residenti/domiciliati nei 14 Comuni dell’Ambito N23.
DOVE È EROGATOIl servizio è erogato presso il domicilio dell’utente.
COSTO DEL SERVIZIOIl costo del servizio è garantitodal Sistema Sanitario Nazionale eccetto per le prestazioni per le quali non è facilmente scindibile la componente sociale da quella sanitaria. In tal ultimo caso, l’entità del finanziamento è attribuito così come segue:   Per la spesa sociale (a carico del Comune) può essere prevista una compartecipazione dell’utentein relazione alle condizioni economiche attestate mediante certificazione ISEE, ai sensi del DPCM 159/2013 (in corso di validità alla data di ammissione al beneficio), come da vigente “Regolamento per la compartecipazione alla quota sociale della spesa per prestazioni socio sanitarie” dell’Ambito N23.  
PERSONALE IMPIEGATOPer l’accesso in cure domiciliari integrate: l’Equipe multiprofessionale responsabile, in sede di UVI, della valutazione multidimensionale del bisogno e della redazione del Progetto Personalizzato.   Per le prestazioni domiciliari: l’Equipe Operativa, variabile in ogni singolo caso in relazione all’intensità del bisogno.
  • Residenzialità e semi-residenzialità
AREA DI ATTIVITÀAnziani
NOME DEL SERVIZIOResidenza Sanitaria Assistenziale (RSA) per adulti non autosufficienti
CHE COS’ÈÈ una struttura a valenza socio-sanitaria e di tipo extra-ospedaliero per anziani ultrasettantacinquenni e persone adulte non autosufficienti e non assistibili a domicilio.
sCOSA SI PROPONELa finalità delle attività è quella del recupero e della cura psico-fisica dell’anziano.
COSA OFFREEssa garantisce interventi sia di natura socio-assistenziale, volti a garantire o recuperare le relazioni sociali ed i livelli di autonomia e di benessere, sia di natura sanitaria, volti a prevenire e curare malattie croniche e degenerative. In particolare: attività di assistenza di medicina generale; di assistenza geriatrica a carattere di consulenza; di assistenza riabilitativa; di assistenza infermieristica; di sostegno psicologico; di consulenza e controllo dietologico; attività alberghiera inclusiva di somministrazione dei pasti
COME SI EROGAPer l’accesso è possibile rivolgersi alla P.U.A. che si sostanzia in figure sia sociali che sanitarie. In particolare: per l’Ambito N23: Assistente Sociale in dotazione agli Uffici dei Servizi Sociali dei Comuni di Nola – Camposano – Carbonara di Nola – Casamarciano – Cicciano – Cimitile – Comiziano – Liveri –Roccarainola – San Paolo Belsito – Saviano – Scisciano – Tufino –Visciano;per il Distretto Sociosanitario n. 49: Medico o un Assistente Sociale o altro personale addetto al front office, con funzioni di informazione, decodifica dei bisogni, orientamento, trasmissione delle richieste ai servizi competenti, coordinamento delle convocazioni UU.VV.II. Gli attori della Porta Unitaria di Accesso dovranno discriminare il bisogno espresso dal cittadino (valutazione di primo livello) e in caso di rilevazione di un bisogno complesso, dovranno formulare una proposta di ammissione in RSA (stante il consenso informato ed il rispetto della privaci dell’interessato) da inviare al Direttore del Distretto Sanitario e al Coordinatore dell’Ufficio di Piano ai quali è affidata la responsabilità di attivare l’UVI. In sede di UVI, la valutazione multidimensionale viene effettuata dai seguenti professionisti: -M.M.G./PLS e assistente sociale individuato dall’Ambito Territoriale, entrambi responsabili della presa in carico del cittadino/utente; -Medico dell’UO distrettuale competente e referente per l’integrazione sociosanitaria dell’Ufficio di Piano, entrambi delegati alla spesa per le parti di ciascuna competenza, su provvedimento, rispettivamente, del Direttore del Distretto Sanitario e del Coordinatore dell’Ufficio di Piano. In caso di decisione di ricovero in RSA, l’UVI in accordo con l’Unità Operativa di Riabilitazione ed in accordo con l’assistito, redige il Progetto Assistenziale Individualizzato (P.A.I.) e individua la struttura di destinazione più confacente alle esigenze della persona.
A CHI SI RIVOLGESi rivolge a persone adulte non autosufficientiper le quali sussistono i seguenti criteri: Perdita dell’autosufficienza nelle attività di vita quotidiana;Condizioni sanitarie caratterizzate da comorbilità, e rischio di instabilità clinica, tali da non richiedere cure intensive ospedaliere;Condizioni socio ambientali che non consentono la permanenza a domicilio, sia pure con il supporto di servizi domiciliari e semi-residenziali;Condizioni cliniche che non consentono un adeguato trattamento a domicilio o il trasferimento quotidiano dal proprio domicilio verso una struttura semi-residenziale;Necessità di medio livello di assistenza sanitaria (medica, infermieristica, riabilitativa) integrato da un livello alto di assistenza tutelare alberghiera;  
COSTO DEL SERVIZIORientra tra le prestazioni compartecipate, la ripartizione degli oneri finanziari tra enti locali, ASL e utenti è la seguente: 50% ASL, 50% Comune/Utente. La compartecipazione sulla spesa sociale (50%) da parte dell’utente è calcolata in base al reddito ISEE sociosanitario della persona anziana, ai sensi del DPCM 159/2013 (in corso di validità alla data di ammissione al beneficio), come da vigente “Regolamento per la compartecipazione alla quota sociale della spesa per prestazioni socio sanitarie” dell’Ambito N23.  
PERSONALE IMPEIGATOPer l’accesso in RSA: l’Equipe multiprofessionale responsabile, in sede di UVI, della valutazione multidimensionale del bisogno e della redazione del Progetto Personalizzato. Per l’erogazione delle prestazioni previste da P.A.I.: l’Equipe Operativa della struttura individuata così composta: Coordinatore: in possesso di laurea magistrale in psicologia o in sociologia, in scienze dell’educazione, in scienze della formazione, in scienze dei servizi sociali, o equipollenti, con esperienza di almeno un anno nel settore dei servizi sociali, o in alternativa, in possesso di esperienza almeno quinquennale nel settore dei servizi sociali.Figure professionali di I livello: con formazione specifica su tematiche socio-assistenziali e di assistenza alla persona;Figure professionali di II livello: con formazione specifica in attività laboratoriali, ricreative e di animazione socio-culturale;Eventuali ulteriori figure: con formazione specifica in servizi alberghieri.
AREA DI ATTIVITÀAnziani
NOME DEL SERVIZIOResidenza Sanitaria Assistenziale (RSA) per adulti non autosufficienti affetti da disturbi cognitivi e demenza
CHE COS’ÈÈ una struttura residenziale ad elevata valenza socio-sanitaria con un livello di servizi sanitari medio-alto e di tipo extra-ospedaliero.
COSA SI PROPONELa finalità delle attività è quella del recupero e della cura psico-fisica della persona non autosufficiente affetta da disturbi cognitivi e demenza.
COSA OFFREEssa garantisce interventi sia di natura socio-assistenziale, volti a garantire o recuperare le relazioni sociali ed i livelli di autonomia e di benessere, sia di natura sanitaria, volti a prevenire e curare malattie croniche e degenerative. In particolare: attività di assistenza di medicina generale; di assistenza geriatrica a carattere di consulenza; di assistenza riabilitativa; di assistenza infermieristica; di sostegno psicologico; di consulenza e controllo dietologico; attività alberghiera inclusiva di somministrazione dei pasti
COME SI EROGALa richiesta di accesso può essere effettuata dal diretto interessato oppure attraverso una segnalazione di uno dei componenti della rete informale (familiare, volontario, ecc.). Essa deve essere rivolta ad uno dei nodi della rete formale territoriale (MMG/PLS, UOR, Segretariato Sociale o Servizio Sociale Professionale del Comune di residenza). Previa valutazione della segnalazione formulata, viene formulata la proposta di accesso per l’invio del caso all’UVI. In caso di decisione di ricovero in RSA, l’UVI in accordo con l’Unità Operativa di Riabilitazione ed in accordo con l’assistito, individua la struttura di destinazione.
A CHI SI RIVOLGESi rivolge a persone disabili per le quali sussistono le seguenti condizioni: Perdita dell’autosufficienza nelle attività di vita quotidiana;Condizioni sanitarie caratterizzate da comorbilità, e rischio di instabilità clinica, tali da non richiedere cure intensive ospedaliere;Condizioni socio ambientali che non consentono la permanenza a domicilio, sia pure con il supporto di servizi domiciliari e semi-residenziali;Condizioni cliniche che non consentono un adeguato trattamento a domicilio o il trasferimento quotidiano dal proprio domicilio verso una struttura semi-residenziale;Necessità di medio livello di assistenza sanitaria (medica, infermieristica, riabilitativa) integrato da un livello alto di assistenza tutelare alberghiera;  
COSTO DEL SERVIZIORientra tra le prestazioni compartecipate, la ripartizione degli oneri finanziari tra enti locali, ASL eutenti è la seguente: 70% ASL, 30% Comune/Utente.La compartecipazione sulla spesa sociale (30%) da parte dell’utente è calcolata in base al reddito ISEE sociosanitario della persona con disabilità, ai sensi del DPCM 159/2013 (in corso di validità alla data di ammissione al beneficio), come da vigente “Regolamento per la compartecipazione alla quota sociale della spesa per prestazioni socio sanitarie” dell’Ambito N23.  
PERSONALE IMPIEGATOPer l’accesso in RSA: l’Equipe multiprofessionale responsabile, in sede di UVI, della valutazione multidimensionale del bisogno e della redazione del Progetto Personalizzato. Per l’erogazione delle prestazioni previste da P.A.I.: l’Equipe Operativa della struttura individuata così composta: Coordinatore: in possesso di laurea magistrale in psicologia o in sociologia, in scienze dell’educazione, in scienze della formazione, in scienze dei servizi sociali, o equipollenti, con esperienza di almeno un anno nel settore dei servizi sociali, o in alternativa, in possesso di esperienza almeno quinquennale nel settore dei servizi sociali.Figure professionali di I livello: con formazione specifica su tematiche socio-assistenziali e di assistenza alla persona;Figure professionali di II livello: con formazione specifica in attività laboratoriali, ricreative e di animazione socio-culturale;Eventuali ulteriori figure: con formazione specifica in servizi alberghieri.
AREA DI ATTIVITÀAnziani
NOME DEL SERVIZIOComunità tutelare per adultinon autosufficienti
CHE COS’ÈÈ un servizio residenziale a carattere comunitario caratterizzata da alta intensità assistenziale,alto livello di protezione e basso livello di assistenza sanitaria.
COSA SI PROPONELa Comunità tutelare pernon autosufficienti propone interventi prevalentemente ditipo socio-assistenziale che facilitano il recupero dell’autonomia psicofisica. La comunità ècollegata funzionalmente con i servizi sociosanitari dell’Ambito, comprendenti, tra gli altri, l’assistenza medico-generica, l’assistenza farmaceutica, il segretariato sociale,l’assistenza domiciliare integrata, i centri a carattere residenziale diurno.
COSA OFFRELa Comunità tutelare per adulti non autosufficienti offre: -l’erogazione servizi alberghieri inclusivi della somministrazione pasti; -assistenza tutelare diurna e di segretariato sociale; -assistenza notturna; -attività a sostegno dell’autonomia individuale e sociale tese a raggiungere il miglior livellopossibile di qualità della vita dell’ospite attraverso la valorizzazione delle capacità organizzative e dei processi decisionali; -attività socializzanti laboratoriali e ricreative; -prestazioni infermieristiche. In funzione dei progetti personalizzati di assistenza definiti per gli ospiti del serviziosaranno erogate a cura delle ASL le prestazioni sanitarie (Assistenza sanitariacomprensiva di prestazioni medico – generiche – prestazioni infermieristiche e disomministrazione farmaci) costitutive dei livelli essenziali di assistenza programmata adomicilio ADI e ADP (DPCM 29.11.2001). Tali prestazioni sono equiparabili a quelleerogabili a domicilio nel rispetto del modello organizzativo del servizio sanitario regionale.
A CHI SI RIVOLGEA persone anziane, non autosufficienti e/oparzialmente non autosufficienti che non necessitano di prestazioni sanitarie complesse,ma che richiedono un alto grado di assistenza tutelare.
COME SI EROGAL’ammissione al servizio avviene attraverso la richiesta dei soggetti interessati chepresentano domanda di accesso al servizio, personalmente o attraverso un componentedella famiglia o della rete di aiuto formale o informale. Il responsabile delservizio attiverà,contattando il MMG e l’Assistente Sociale, il percorso per la valutazione multidimensionaledel bisogno (UVM) definita in sede di Unità di Valutazione Integrata (UVI). L’Unità diValutazione Integrata definisce la natura del bisogno, l’intensità e la durata delleprestazioni necessarie e fissa tempi e modalità di valutazione dei risultati e, in base a ciò,predispone il progetto personalizzato. Nei progetti personalizzati viene identificatal’intensità assistenziale in funzione della natura e della complessità del bisogno.
COSTOLa tariffa regionale è pari a € 87,04. L’utente comparteciperà alla stessa in relazione alle condizioni economiche attestate mediante certificazione ISEE, ai sensi del DPCM 159/2013 (in corso di validità alla data di ammissione al beneficio), come da vigente “Regolamento sui criteri e le modalità organizzative della erogazione dei servizi, dell’accesso prioritario, della compartecipazione degli utenti al costo dei servizi” dell’Ambito N23.  
PERSONALE IMPIEGATOPer l’accesso in Comunità tutelare per adulti non autosufficienti: -l’Equipe multiprofessionale responsabile, in sede di UVI, della valutazione multidimensionale del bisogno e della redazione del Progetto Personalizzato. Per l’erogazione delle prestazioni previste da P.A.I.: -l’Equipe Operativa della struttura individuata così composta:   a) con formazione specifica su tematiche socio-assistenziali e di assistenza alla persona b) operatori socio-sanitari (OSS);
AREA DI ATTIVITÀAnziani
NOME DEL SERVIZIOCasa Albero per anziani
CHE COS’ÈServizio residenziale a prevalente accoglienza alberghiera (ai sensi del DM. 308/01)caratterizzato da media/alta intensità assistenziale e medio/alto livello di protezione perpersone ultrasessantacinquenni autonome e semiautonome.
COSA SI PROPONELa finalità della casa albergo è quella di garantire agli anzianiospiti adeguate condizioni di vita e di limitare il rischio di isolamento sociale ed affettivo e le conseguenti implicazioni sul livello di autonomia.
COSA OFFRELa casa albergo erogaprevalentemente servizi socio-assistenziali a persone ultrasessantacinquenni, con ridottaautonomia ed un elevato bisogno di assistenza alla persona, che non necessitano diprestazioni sanitarie complesse e che per loro scelta, per solitudine, per senilità o altrimotivi, preferiscono avere servizi collettivi in grado di offrire garanzie di protezionenell’arco della giornata.
A CHI SI RIVOLGEA persone ultrasessantacinquenni, con ridotta autonomia ed un elevato bisogno di assistenza alla persona.
COME SI EROGAI soggetti interessati presentano domanda di accesso al servizio, personalmente oattraverso un componente della famiglia o della rete di aiuto formale o informale. Ai finidell’ammissione ai servizi e per la predisposizione di adeguato piano individuale diintervento, i soggetti gestori provvedono alla valutazione globale della situazione delsoggetto richiedente, e particolarmente del suo livello di autonomia, avvalendosi di propriaequipe professionale. L’equipe professionale, acquisita apposita certificazione del medicodi medicina generale del richiedente sul suo stato generale di salute ed eventualitrattamenti sanitari seguiti, valuta, attraverso la raccolta di documentazione socialeriguardante il soggetto, attraverso il metodo dell’indagine socio-ambientale, infineattraverso l’utilizzo di scale di valutazione validate, ovvero di strumenti anche sperimentalidi valutazione adottati dalla Regione Campania, il livello di autonomia del soggettorichiedente e i suoi bisogni assistenziali. La medesima equipe provvede alla elaborazionedi un piano individuale di assistenza.Se la persona è inviata al servizio dal comune di residenza, la valutazione e lacertificazione della sua condizione e del livello di autonomia, e la conseguentepredisposizione del piano individuale di assistenza, sono svolte dall’equipe professionale,di concerto con il servizio sociale del comune inviante.
COSTODEL SERVIZIOLa tariffa regionale è pari a € 77,04. L’utente comparteciperà alla stessa in relazione alle condizioni economiche attestate mediante certificazione ISEE, ai sensi del DPCM 159/2013 (in corso di validità alla data di ammissione al beneficio), come da vigente “Regolamento sui criteri e le modalità organizzative della erogazione dei servizi, dell’accesso prioritario, della compartecipazione degli utenti al costo dei servizi” dell’Ambito N23.  
PERSONALE IMPIEGATOCoordinatore: in possesso di laurea magistrale in psicologia o in sociologia, in scienze dell’educazione, in scienze della formazione, in scienze dei servizi sociali, o equipollenti, con esperienza di almeno un anno nel settore dei servizi sociali, o in alternativa, in possesso di esperienza almeno quinquennale nel settore dei servizi sociali;Figure professionali di I livello: con formazione specifica su tematiche socio-assistenziali e di assistenza alla persona;Figure professionali di II livello: con formazione specifica in attività laboratoriali, ricreative e di animazione socio-culturale;Altre eventuali figure con formazione specifica in servizi alberghieri.

Area Disabilità

Sono previsti servizi volti a garantire l’inclusione sociale e l’autodeterminazione della persona con disabilità limitando l’istituzionalizzazione e sostenendo il miglioramento della qualità della vita attraverso interventi di rete e redazione di progetti personalizzati rivolti all’inserimento nel mondo del lavoro e nei circuiti di vita relazionale, nonché, sostenendo le famiglie che hanno al proprio interno una persona con disabilità nella loro funzione di cura.

  • Domiciliarità
AREA DI ATTIVITÀDisabilità
NOME DEL SERVIZIOAssistenza domiciliare socio- assistenziale (SAD) per disabili.
CHE COS’ÈÈ un servizio a bassa intensità, basato su interventi di tipo socio-assistenziale, che offrono alla persona con disabilità un pacchetto di prestazioni finalizzate a favorire la permanenza a domicilio delle persone in condizioni di limitata autonomia attraverso azioni di sostegno all’autonomia del soggetto stesso.
COSA SI PROPONEIl Servizio di Assistenza Domiciliare è un insieme di prestazioni di carattere socio-assistenziale per la cura e il sostegno di persone con disabilità finalizzato a contrastare l’isolamento e l’emarginazione sociale e favorire la permanenza nel proprio ambiente di vita, evitando l’istituzionalizzazione e consentendo una soddisfacente vita di relazione.
COSA OFFREGarantisce le seguenti prestazioni: -prestazioni di cura e igiene della persona e dell’ambiente domestico; -supporto allo svolgimento delle attività giornaliere; -disbrigo di semplici pratiche amministrative;  -accompagnamento per visite e commissioni; – preparazione dei pasti; -supporto per l’acquisto di generi alimentari, medicinali e di altro genere durante l’orario di assistenza; – lavaggio/cambio di biancheria; -accompagnamento presso i servizi di cura; – interventi volti a favorire la vita di relazione, compreso il sostegno emotivo e affettivo.
COME SI EROGAPer l’erogazione del servizio è necessario presentare istanza di ammissione, in modalità telematica mediante piattaforma SiCare, a seguito della pubblicazione di un Avviso Pubblico dedicato. Nell’erogazione ci si avvale di soggetti erogatori “accreditati” ai sensi del Regolamento 4/2014 e inclusi nell’apposito Albo.
A CHI SI RIVOLGEIl servizio è rivolto a persone con età inferiore ai 65 anni con disabilità fisica, psichica e sensoriale, in possesso della certificazione ai sensi della L. 104/1992 o di certificazione di invalidità ai sensi della L. 118/1971 attestante un grado di invalidità almeno del 74%, che necessitano di prestazioni socio-assistenziali per la gestione di sé, dell’ambiente di vita, delle relazioni e per la realizzazione di semplici attività esterne.  
DOVE È EROGATOPresso il domicilio dell’utente.
COSTO DEL SERVIZIOIl costo orario del Servizio stabilito dal Coordinamento Istituzionale è pari a € 16,00 (tariffa oraria) I.V.A. inclusa. Il Servizio può prevedere una compartecipazione dell’utente in relazione alle condizioni economiche attestate mediante certificazione ISEE, ai sensi del DPCM 159/2013 (in corso di validità alla data di ammissione al beneficio), come da vigente “Regolamento sui criteri e le modalità organizzative della erogazione dei servizi, dell’accesso prioritario, della compartecipazione degli utenti al costo dei servizi” dell’Ambito N23.
PERSONALE IMPIEGATOL’assistente Sociale è il titolare della presa in carico e della redazione del P.A.I., nonché, provvede ad effettuare un costante monitoraggio sul caso. Gli OSA garantiranno le prestazioni domiciliari in coerenza con gli obiettivi fissati da P.A.I.
AREA DI ATTIVITÀDisabilità
NOME DEL SERVIZIOAssegni di cura
CHE COS’ÈGli assegni di cura rappresentano una forma di assistenza domiciliare indiretta e concorrono
alla realizzazione dei progetti sociosanitari di Cure Domiciliari definiti dalle U.V.I. sulla base di una
valutazione multidimensionale del bisogno assistenziale. Sostituiscono le ore di prestazioni di
“assistenza tutelare ed aiuto infermieristico” garantitedall’O.S.S.e
costituiscono la quota di spesa sociale dei piani di assistenza P.A.I. di competenza dei Comuni, in
attuazione dei Livelli Essenziali di Assistenza.
COSA SI PROPONEL’intervento persegue i seguenti obiettivi specifici:  favorire la permanenza a domicilio dei non autosufficienti anche in condizioni didisabilità gravissima;assicurare un sostegno economico adeguato alle famiglie che hanno assunto il caricodi cura, quando siano anche in condizioni di difficoltà economica;contrastare le situazioni di indigenza economica derivante dagli oneri per la cura diuna persona in condizioni di disabilità;favorire il rientro a domicilio, anche temporaneo, di persone in condizioni di disabilità ricoverate presso strutture sociosanitarie.
COSA OFFREIl programma offre contributi economicicon una durata di 12 mesi continuativi erogati mediante bonificobancario con cadenza bimestrale a partire dalla data di valutazione da parte dell’U.V.I.; può
essere prorogato oltre i 12 mesi, in base alle disponibilità finanziarie dell’Ambito Territoriale. L’importo dell’assegno di cura è fissato in due quote mensili distinte tra gravissimi egravi: − € 1.200,00 mensili per tutte le persone con disabilità gravissima valutate dalleU.V.I. attraverso le schede di valutazione approvate con D.M. 26/9/2016 All. 1 e 2,indipendentemente dal tipo di patologia; − € 600,00 mensili per tutte le persone con disabilità grave valutate dalle UVIattraverso la scheda Barthel e che hanno riportato un punteggio minimo di 55.
COME SI EROGALe procedure di accesso agli assegni di cura risultano essere le medesime previste per le Cure Domiciliari ex D.G.R. n. 41/2011. La persona o il suo caregiver può rivolgersi al Segretariato Sociale o ai Servizi Sociali dell’Ambito Territoriale. L’Assistente Sociale effettua una decodifica del bisogno.Nel caso in cui rilevi un “bisogno sociosanitario complesso” (cfr. DGR 41/2011) che richieda una presa in carico congiunta tra Distretto Sanitario e Ambito Territoriale, e ritenga che l’assegno di cura possa effettivamente essere la modalità più appropriata d’intervento, attiva le procedure per il percorso sociosanitario. In accordo con il Coordinatore dell’Ufficio di Piano trasmettequindi la scheda di valutazione sociale ed eventuale documentazione al Distretto Sanitarioper chiedere una valutazione multidimensionale a cura della UVI con l’attribuzione della connotazione di gravità e la predisposizione di unProgetto sociosanitario di cure domiciliari. Una volta definito l’accesso alle cure domiciliari viene redatto il progetto
personalizzato di assegni di cura in cui sono indicati i seguenti dati: inizio e termine del progetto,
quota dell’assegno di cura, modalità del pagamento, familiare di riferimento della persona.
A CHI SI RIVOLGEAccedono agli assegni di cura del presente Programma le persone non autosufficienti incondizione di “disabilità gravissima” o di “disabilità grave” residenti nell’Ambito Territoriale eper le quali le U.V.I. distrettuali abbiano già effettuato una valutazione e redatto un progettosociosanitario/P.A.I. di “Cure Domiciliari”. Sono esclusi coloro che usufruiscono di servizisemiresidenziali e residenziali sia sociosanitari che socioassistenziali.
COSTO DEL SERVIZIOIl servizio è gratuito.
AREA DI ATTIVITÀDisabilità
NOME DEL SERVIZIOAssistenza domiciliare integrata per disabili ADI
CHE COS’ÈL’Assistenza Domiciliare Integrata – ADI – consiste in trattamenti medici, infermieristici, riabilitativi e socio-assistenziali erogati a domicilio e prestati da personale qualificato per la cura e l’assistenza alle persone non autosufficienti e in condizioni di fragilità. È un servizio sociosanitario che si realizza attraverso procedure unitarie e condivise tra ASL e Comuni dell’Ambito per l’accesso, la valutazione e la presa in carico delle persone non autosufficienti. La tipologia e la durata delle prestazioni è definita dalla Unità di valutazione integrata (UVI), attraverso una valutazione multidimensionale del caso e la redazione di un Progetto Assistenziale Individuale.
COSA SI PROPONEObiettivo del servizio è fornire un’adeguata assistenza a persone disabili che presentano problematiche di tipo sanitario e sociale, evitando ricoveri “impropri” o l’ingresso in strutture residenziali, rendere possibili dimissioni ospedaliere protette, favorire il recupero o la conservazione delle capacità di autonomia e di relazione.
COSA OFFREOffre prestazioni socio-sanitarie mediante l’accesso domiciliare di diversi professionisti quali: infermiere, professionista della riabilitazione, psicologo, dietista, MMG e OSS. Gli accessi settimanali sono stabiliti in base all’intensità assistenziale che è suddivisa in tre livelli: Cure Domiciliari di I livello;Cure Domiciliari di II livello;Cure Domiciliari di III livello o palliative per malati terminali.  
COME SI EROGAPer l’accesso è possibile rivolgersi alla P.U.A. che si sostanzia in figure sia sociali che sanitarie. In particolare: per l’Ambito N23: Assistente Sociale in dotazione agli Uffici dei Servizi Sociali dei Comuni di Nola – Camposano – Carbonara di Nola – Casamarciano – Cicciano – Cimitile – Comiziano – Liveri –Roccarainola – San Paolo Belsito – Saviano – Scisciano – Tufino –Visciano;per il Distretto Sociosanitario n. 49: Medico o un Assistente Sociale o altro personale addetto al front office, con funzioni di informazione, decodifica dei bisogni, orientamento, trasmissione delle richieste ai servizi competenti, coordinamento delle convocazioni UU.VV.II. Gli attori della Porta Unitaria di Accesso dovranno discriminare il bisogno espresso dal cittadino (valutazione di primo livello) e in caso di rilevazione di un bisogno complesso, dovranno formulare una proposta di ammissione alle cure domiciliari integrate (stante il consenso informato ed il rispetto della privaci dell’interessato) da inviare al Direttore del Distretto Sanitario e al Coordinatore dell’Ufficio di Piano ai quali è affidata la responsabilità di attivare l’UVI. In sede di UVI, la valutazione multidimensionale viene effettuata dai seguenti professionisti: -M.M.G./PLS e assistente sociale individuato dall’Ambito Territoriale, entrambi responsabili della presa in carico del cittadino/utente; -Medico dell’UO distrettuale competente e referente per l’integrazione sociosanitaria dell’Ufficio di Piano, entrambi delegati alla spesa per le parti di ciascuna competenza, su provvedimento, rispettivamente, del Direttore del Distretto Sanitario e del Coordinatore dell’Ufficio di Piano. La UVI svolge i seguenti compiti: -effettua la valutazione multidimensionale del grado di autosufficienza e dei bisogni assistenziali del paziente e del suo nucleo familiare (valutazione di 2° livello);  -elabora il Progetto Personalizzato, che deve essere condiviso e sottoscritto dall’assistito nel rispetto delle norme in materia di privacy e tutela; -verifica e aggiorna l’andamento del Progetto Personalizzato.
A CHI SI RIVOLGEIl servizio si rivolge a tutti i cittadini disabili che presentano un bisogno sociosanitario e che sono residenti/domiciliati nei 14 Comuni dell’Ambito N23.
DOVE È EROGATOIl servizio è erogato presso il domicilio dell’utente.
COSTO DEL SERVIZIOIl costo del servizio è garantito dal Sistema Sanitario Nazionale eccetto per le prestazioni per le quali non è facilmente scindibile la componente sociale da quella sanitaria. In tal ultimo caso, l’entità del finanziamento è attribuito così come segue: 50 % all’ASL;50% al Comune di residenza e/o utente.   Per la spesa sociale (a carico del Comune) può essere prevista una compartecipazione dell’utente in relazione alle condizioni economiche attestate mediante certificazione ISEE, ai sensi del DPCM 159/2013 (in corso di validità alla data di ammissione al beneficio), come da vigente “Regolamento per la compartecipazione alla quota sociale della spesa per prestazioni socio sanitarie” dell’Ambito N23.  
PERSONALE IMPIEGATOPer l’accesso in cure domiciliari integrate: -l’Equipe multiprofessionale responsabile, in sede di UVI, della valutazione multidimensionale del bisogno e della redazione del Progetto Personalizzato. Per le prestazioni domiciliari: -l’Equipe Operativa, variabile in ogni singolo caso in relazione all’intensità del bisogno.
AREA DI ATTIVITÀDisabilità
NOME DEL PROGETTOProgetto “Dopo di Noi”
CHE COS’ÈIl Progetto “Dopo di Noi”, legge 112/2016, è un intervento a tutela delle persone con disabilità grave, accertata ai sensi della L.104/92, prive del sostegno familiare.
COSA SI PROPONESi propone di assicurare misure di assistenza, cura e protezione della persona con disabilità grave non determinata da patologie connesse all’invecchiamento con l’intento di evitarne l’istituzionalizzazione, garantendo una progressiva presa in carico già durante l’esistenza in vita dei genitori e favorendo la piena inclusione ed autonomia nel contesto di vita.
COSA OFFRELa Regione Campania eroga al beneficiario, per il tramite dell’Ambito un contributo finalizzato alla realizzazione di progetti personalizzati che coinvolgano in modo diretto la persona con disabilità e che siano orientati alla sua autonomia e autodeterminazione mediante tre tipologie di azioni: Promuovere percorsi programmati di accompagnamento per l’uscita dal nucleo familiare di origine ovvero per la deistituzionalizzazione;Promuovere interventi di supporto alla domiciliarità in soluzioni alloggiative;Promuovere programmi di accrescimento della consapevolezza e per l’abilitazione e lo sviluppo delle competenze per favorire l’autonomia delle persone con disabilità grave e una migliore gestione della vita quotidiana, anche attraverso tirocini per l’inclusione sociale.  
A CHI SI RIVOLGEIl progetto è rivolto alle persone con disabilità grave non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità, prive del sostegno familiare in quanto senza genitori o perché gli stessi non sono in grado di sostenere la responsabilità della loro assistenza.
COME SI ACCEDEA seguito di pubblicazione di apposito Avviso Regionale, il richiedente dovrà presentare all’Ufficio di Piano dell’Ambito l’istanza di partecipazione e in allegato ad essa, un progetto individualizzato che illustri le caratteristiche essenziali relative alla propria situazione individuale e familiare, gli obiettivi del progetto di vita autonoma e i servizi e le prestazioni richieste. Nell’istanza si indica anche l’Associazione di Volontariato/Promozione Sociale che ha collaborato alla stesura del progetto. L’Ambito costituisce apposita commissione di valutazione dei progetti pervenuti. I progetti che superano positivamente l’iter istruttorio saranno trasmessi in Regione, la quale provvede a formalizzare la concessione del finanziamento. L’Ambito, successivamente, sottoscrive con il soggetto beneficiario e il suo nucleo familiare un apposito contratto per l’attuazione del progetto riportante gli obblighi reciproci e gli obiettivi principali, il dettaglio delle spese ammesse a finanziamento, le fasi e le modalità di erogazione del contributo e di rendicontazione della spesa.
COSTOIl Progetto non prevede compartecipazione da parte dell’utente.
AREA DI ATTIVITÀDisabilità 
NOME PROGRAMMAVita Indipendente
CHE COS’ÈI PRO.V.I.(progetti di vita indipendente) rappresentano la possibilità per una persona adulta con disabilità di autodeterminarsi e di poter vivere il più possibile in condizioni di autonomia, potendo assumere decisioni riguardanti la propria vita e svolgere attività di propria scelta. Ciò che differenzia l’intervento di vita indipendente da altre azioni di carattere assistenziale è il ruolo svolto dalla persona con disabilità: nello specifico abbandona la posizione di “oggetto di cura” per diventare “soggetto attivo” che si autodetermina.
COSA SI PROPONEIl Programma si propone di agire su tre aree d’intervento: Inclusione sociale e relazionale, attraverso la figura dell’assistente personale che assume un ruolo centrale nella organizzazione di un progetto di vita indipendenteForme dell’abitare in autonomia: housing e cohousingDomotica: favorire l’acquisto di nuove tecnologie (quali ad esempio, le tecnologie domotiche, le tecnologie per la connettività sociale, etc.), che riguardano la sicurezza degli utenti e l’autonomia nell’ambiente domestico (AAL) e che contribuiscono a contrastare ogni forma di segregazione.  
COSA OFFREContributo annuale finalizzato al raggiungimento dell’autodeterminazione.
A CHI SI RIVOLGEGli interventi devono essere dedicati a persone con disabilità maggiorenni, la cui disabilità non sia determinata da naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità. Limitatamente ai progetti di continuità, che prevedono la proroga o l’estensione di programmi già avviati, sarà possibile confermare i servizi alle persone con disabilità per le quali intervengano patologie legate all’invecchiamento.  
COME SI ACCEDEA seguito della pubblicazione di un Avviso Pubblico dedicato il richiedente il beneficio economico presenta la propria manifestazione di interesse, allegando un progetto personalizzato. L’Ufficio di Piano acquisisce gli atti e procede con l’istruttoria mediante apposita commissione, ai finidell’ammissione al finanziamento del PRO.V.I. I progetti che abbiano superato positivamente la fase di valutazione, previa verifica della disponibilità economica, provvedendo a sottoscrivere con apposito contratto per l’attuazione del progetto.
  • Territorialità
AREA DI ATTIVITÀDisabilità
NOME DEL SERVIZIOAssistenza scolastica specialistica per alunnidisabili
CHE COS’ÈL’Assistenza Scolastica Specialistica è un servizio rivolto ad alunni disabili che frequentano le scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio dell’Ambito N23, ed è diretto a garantire il diritto allo studio attraverso forme di assistenza tali da facilitare la comunicazione, la socializzazione, l’integrazione scolastica, l’apprendimento e lo sviluppo delle potenzialità residue individuali.  
COSA SI PROPONEIl servizio mira all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità per i quali è previsto nella diagnosi funzionale un supporto socio-educativo specialistico. Viene organizzato secondo la logica del lavoro integrato di rete con l’offerta complessiva di servizi territoriali alla persona. In ogni caso, il servizio non riguarda né può sostituire la funzione didattica, che la legge affida alle istituzioni scolastiche attraverso l’impiego degli insegnanti di sostegno, né l’assistenza materiale o di base, che viene svolta sempre dalle istituzioni scolastiche, ai sensi della normativa vigente.
COSA OFFREObiettivi specifici del servizio sono: • facilitare lo sviluppo delle potenzialità nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione; • facilitare l’inserimento e la partecipazione attiva degli alunni con diversa abilità alle attività svolte in tutto il contesto scolastico; • coinvolgere in eventi previsti nel progetto tutti gli alunni in un’ottica di reale inclusione; • garantire il diritto allo studio e la realizzazione di un concreto progetto di vita; • assicurare l’integrazione/inclusione scolastica, sociale e familiare.
A CHI SI RIVOLGEI fruitori del servizio sono gli alunni che frequentano gli istituti scolastici di ogni ordine e grado situati sul territorio dell’Ambito N23, in stato di disabilitàcertificata ai sensi della legge 104/92, per i quali, nel profilo di funzionamento redatto dal NPI dell’ASL competente, sono indicati: • la figura professionale specialistica individuata in relazione al bisogno di aiuto rilevato; • il numero di ore settimanale di assistenza.
DOVE È EROGATOIl Servizio è erogato presso le scuole di ogni ordine e grado situate sul territorio dell’Ambito N23.
COSTO DEL SERVIZIOIl Servizio è gratuito
PERSONALE IMPIEGATOCoordinatrice del Servizio, Tiflologo, Operatore ABA, Operatore all’assistenza educativa ai disabili, Assistente alla comunicazione ed Educatori professionali.
  • Residenzialità e semi-residenzialità
AREA DI ATTIVITÀDisabilità
NOME DEL SERVIZIOResidenza Sanitaria Assistenziale (RSA) per adulti non autosufficienti con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali.
CHE COS’ÈÈ una struttura residenziale ad elevata valenza socio-sanitaria con un livello di servizi sanitari medio-alto e di tipo extra-ospedaliero.
COSA SI PROPONELa finalità delle attività è quella del recupero e della cura psico-fisica del disabile.
COSA OFFREEssa garantisce interventi sia di natura socio-assistenziale, volti a garantire o recuperare le relazioni sociali ed i livelli di autonomia e di benessere, sia di natura sanitaria, volti a prevenire e curare malattie croniche e degenerative. In particolare: attività di assistenza di medicina generale; di assistenza geriatrica a carattere di consulenza; di assistenza riabilitativa; di assistenza infermieristica; di sostegno psicologico; di consulenza e controllo dietologico; attività alberghiera inclusiva di somministrazione dei pasti
COME SI EROGAPer l’accesso è possibile rivolgersi alla P.U.A. che si sostanzia in figure sia sociali che sanitarie. In particolare: per l’Ambito N23: Assistente Sociale in dotazione agli Uffici dei Servizi Sociali dei Comuni di Nola – Camposano – Carbonara di Nola – Casamarciano – Cicciano – Cimitile – Comiziano – Liveri –Roccarainola – San Paolo Belsito – Saviano – Scisciano – Tufino –Visciano;per il Distretto Sociosanitario n. 49: Medico o un Assistente Sociale o altro personale addetto al front office, con funzioni di informazione, decodifica dei bisogni, orientamento, trasmissione delle richieste ai servizi competenti, coordinamento delle convocazioni UU.VV.II. Gli attori della Porta Unitaria di Accesso dovranno discriminare il bisogno espresso dal cittadino (valutazione di primo livello) e in caso di rilevazione di un bisogno complesso, dovranno formulare una proposta di ammissione in RSA (stante il consenso informato ed il rispetto della privaci dell’interessato) da inviare al Direttore del Distretto Sanitario e al Coordinatore dell’Ufficio di Piano ai quali è affidata la responsabilità di attivare l’UVI. In sede di UVI, la valutazione multidimensionale viene effettuata dai seguenti professionisti: -M.M.G./PLS e assistente sociale individuato dall’Ambito Territoriale, entrambi responsabili della presa in carico del cittadino/utente; -Medico dell’UO distrettuale competente e referente per l’integrazione sociosanitaria dell’Ufficio di Piano, entrambi delegati alla spesa per le parti di ciascuna competenza, su provvedimento, rispettivamente, del Direttore del Distretto Sanitario e del Coordinatore dell’Ufficio di Piano. In caso di decisione di ricovero in RSA, l’UVI in accordo con l’Unità Operativa di Riabilitazione ed in accordo con l’assistito, redige il Progetto Assistenziale Individualizzato (P.A.I.) e individua la struttura di destinazione più confacente alle esigenze della persona.
A CHI SI RIVOLGESi rivolge a persone disabili per le quali sussistono i seguenti criteri: Perdita dell’autosufficienza nelle attività di vita quotidiana;Condizioni sanitarie caratterizzate da comorbilità, e rischio di instabilità clinica, tali da non richiedere cure intensive ospedaliere;Condizioni socio ambientali che non consentono la permanenza a domicilio, sia pure con il supporto di servizi domiciliari e semi-residenziali;Condizioni cliniche che non consentono un adeguato trattamento a domicilio o il trasferimento quotidiano dal proprio domicilio verso una struttura semi-residenziale;Necessità di medio livello di assistenza sanitaria (medica, infermieristica, riabilitativa) integrato da un livello alto di assistenza tutelare alberghiera;  
COSTO DEL SERVIZIORientra tra le prestazioni compartecipate, la ripartizione degli oneri finanziari tra enti locali, ASL eutenti è la seguente: 70% ASL, 30% Comune/Utente.La compartecipazione sulla spesa sociale (30%) da parte dell’utente è calcolata in base al reddito ISEE sociosanitario della persona con disabilità, ai sensi del DPCM 159/2013 (in corso di validità alla data di ammissione al beneficio), come da vigente “Regolamento per la compartecipazione alla quota sociale della spesa per prestazioni socio sanitarie” dell’Ambito N23.  
PERSONALE IMPIEGATOPer l’accesso in RSA: l’Equipe multiprofessionale responsabile, in sede di UVI, della valutazione multidimensionale del bisogno e della redazione del Progetto Personalizzato. Per l’erogazione delle prestazioni previste da P.A.I.: l’Equipe Operativa della struttura individuata così composta: Coordinatore: in possesso di laurea magistrale in psicologia o in sociologia, in scienze dell’educazione, in scienze della formazione, in scienze dei servizi sociali, o equipollenti, con esperienza di almeno un anno nel settore dei servizi sociali, o in alternativa, in possesso di esperienza almeno quinquennale nel settore dei servizi sociali.Figure professionali di I livello: con formazione specifica su tematiche socio-assistenziali e di assistenza alla persona;Figure professionali di II livello: con formazione specifica in attività laboratoriali, ricreative e di animazione socio-culturale;Eventuali ulteriori figure: con formazione specifica in servizi alberghieri.
AREA DI ATTIVITÀDisabilità
NOME DEL SERVIZIOGruppo Appartamento per disabili
CHE COS’ÈServizio residenziale con livello medio di protezione per disabili adulti autonomi e semiautonomi che, non necessitano di assistenza sanitaria continuativa e che optano per una scelta di convivenza, pur nel contesto di una soluzione abitativa autonoma.
COSA SI PROPONESi propone di garantire prestazioni di assistenza domiciliare, socio-assistenziali, di segretariato sociale, aggregative e ricreativo culturali; eventuali prestazioni sanitarie di cui al D.M. n. 308/2001, allegato A,  
COSA OFFREL’equipe della struttura provvede alla elaborazione di un piano individuale di assistenza. Se la persona è inviata al servizio dal comune di residenza, la valutazione e la certificazione della sua condizione e del livello di autonomia, e la conseguente predisposizione del piano individuale di assistenza, sono svolte dall’equipe professionale, di concerto con il servizio sociale del comune inviante.
A CHI SI RIVOLGEA persone con disabilità adulti autonomi e semiautonomi che, non necessitano di assistenza sanitaria continuativa.
COME SI EROGAI soggetti interessati presentano domanda di accesso al servizio, personalmente oattraverso un componente della famiglia o della rete di aiuto formale o informale (rete deiservizi territoriali). Ai fini dell’ammissione al servizio e per la predisposizione di adeguato piano individuale di intervento, il responsabile del servizio attiva, contattando il medico referente del DSM el’assistente sociale del servizio sociale professionale dell’Ambito Territoriale, il percorsoper la valutazione del bisogno, definendo la natura del bisogno, l’intensità e la durata delleprestazioni necessarie, fissa tempi e modalità di valutazione dei risultati e, in base a ciò,predispone il progetto personalizzato. Nei progetti personalizzati viene identificatal’intensitàassistenziale in funzione del livello di autonomia, della natura e della complessità delbisogno.
COSTODEL SERVIZIOLa tariffa regionale è pari a € 71,68. L’utente comparteciperà alla stessa in relazione alle condizioni economiche attestate mediante certificazione ISEE, ai sensi del DPCM 159/2013 (in corso di validità alla data di ammissione al beneficio), come da vigente “Regolamento sui criteri e le modalità organizzative della erogazione dei servizi, dell’accesso prioritario, della compartecipazione degli utenti al costo dei servizi” dell’Ambito N23.  
PERSONALE IMPIEGATOCoordinatore:in possesso di laurea magistrale in psicologia o insociologia, in scienze dell’educazione, in scienze dellaformazione, in scienze dei servizi sociali, o equipollenti,con esperienza di almeno un anno nel settore dei servizisociali, o in alternativa, in possesso di esperienzaalmeno quinquennale nel settore dei servizi sociali;Figure professionali di I livello:con formazione specifica su tematiche socio-assistenziali e di assistenza alla persona;Eventuali altre figure funzionali alla realizzazione delle attività.
AREA DI ATTIVITÀDisabilità
NOME DEL SERVIZIOComunità tutelare per disabili non autosufficienti
CHE COS’ÈÈ un servizio residenziale a carattere comunitario caratterizzata da alta intensità assistenziale,alto livello di protezione e basso livello di assistenza sanitaria.
COSA SI PROPONELa Comunità tutelare pernon autosufficienti propone interventi prevalentemente ditipo socio-assistenziale che facilitano il recupero dell’autonomia psicofisica. La comunità ècollegata funzionalmente con i servizi sociosanitari dell’Ambito, comprendenti, tra gli altri, l’assistenza medico-generica, l’assistenza farmaceutica, il segretariato sociale,l’assistenza domiciliare integrata, i centri a carattere residenziale diurno.
COSA OFFRELa Comunità tutelare per adulti non autosufficienti offre: -l’erogazione servizi alberghieri inclusivi della somministrazione pasti; -assistenza tutelare diurna e di segretariato sociale; -assistenza notturna; -attività a sostegno dell’autonomia individuale e sociale tese a raggiungere il miglior livello possibile di qualità della vita dell’ospite attraverso la valorizzazione delle capacità organizzative e dei processi decisionali; -attività socializzanti laboratoriali e ricreative; -prestazioni infermieristiche. In funzione dei progetti personalizzati di assistenza definiti per gli ospiti del servizio saranno erogate a cura delle ASL le prestazioni sanitarie (Assistenza sanitaria comprensiva di prestazioni medico – generiche – prestazioni infermieristiche e di somministrazione farmaci) costitutive dei livelli essenziali di assistenza programmata a domicilio ADI e ADP (DPCM 29.11.2001). Tali prestazioni sono equiparabili a quelle erogabili a domicilio nel rispetto del modello organizzativo del servizio sanitario regionale.
A CHI SI RIVOLGEA persone con disabilità, non autosufficienti e/oparzialmente non autosufficienti che non necessitano di prestazioni sanitarie complesse,ma che richiedono un alto grado di assistenza tutelare.
COME SI EROGAL’ammissione al servizio avviene attraverso la richiesta dei soggetti interessati che presentano domanda di accesso al servizio, personalmente o attraverso un componente della famiglia o della rete di aiuto formale o informale. Il responsabile del servizio attiverà, contattando il MMG e l’Assistente Sociale, il percorso per la valutazione multidimensionale del bisogno (UVM) definita in sede di Unità di Valutazione Integrata (UVI). L’Unità di Valutazione Integrata definisce la natura del bisogno, l’intensità e la durata delle prestazioni necessarie e fissa tempi e modalità di valutazione dei risultati e, in base a ciò, predispone il progetto personalizzato. Nei progetti personalizzati viene identificata l’intensità assistenziale in funzione della natura e della complessità del bisogno.
COSTOLa tariffa regionale è pari a € 87,04. L’utente comparteciperà alla stessa in relazione alle condizioni economiche attestate mediante certificazione ISEE, ai sensi del DPCM 159/2013 (in corso di validità alla data di ammissione al beneficio), come da vigente “Regolamento sui criteri e le modalità organizzative della erogazione dei servizi, dell’accesso prioritario, della compartecipazione degli utenti al costo dei servizi” dell’Ambito N23.  
FIGURE PROFESSIONALIPer l’accesso in Comunità tutelare per disabili non autosufficienti: l’Equipe multiprofessionale responsabile, in sede di UVI, della valutazione multidimensionale del bisogno e della redazione del Progetto Personalizzato. Per l’erogazione delle prestazioni previste da P.A.I.: l’Equipe Operativa della struttura individuata così composta:   Coordinatore: In possesso di laurea magistrale in psicologia o insociologia, in scienze dell’educazione, in scienze dellaformazione, in scienze dei servizi sociali, o equipollenti,con esperienza di almeno un anno nel settore dei servizisociali, o in alternativa, in possesso di esperienzaalmeno quinquennale nel settore dei servizi sociali;Figure professionali di I livello: a) con formazione specifica su tematiche socio-assistenziali e di assistenza alla persona b) operatori socio-sanitari (OSS); Figure professionali di II livello: con formazione specifica in attività laboratorialiricreative e di animazione socio-culturale;Altre eventuali figure con formazione specifica in servizi alberghieri.

Area Salute Mentale

  • Residenzialità
AREA DI ATTIVITÀSalute Mentale
NOME DEL SERVIZIOComunità Alloggio per disagio psichico
CHE COS’ÈÈ una struttura extra ospedaliera socio-sanitaria appartenente alle reti integrate dell’assistenza sanitaria, sociosanitaria e sociale, territoriali.
COSA SI PROPONEÈ destinata a garantire la continuità dell’assistenza nel regime residenziale tra ospedale, territorio e domicilio, attraverso servizi alla persona di tipo sanitario, riabilitativo e sociale. Essa realizza un livello medio di assistenza sanitaria integrato da un alto livello di assistenza tutelare ed alberghiera.
COSA OFFREIl servizio offre alle persone con disabilità psichiatrica una soluzione abitativa protetta nell’ambito di un percorso terapeutico in via di completamento da realizzare in stretta collaborazione con i servizi del DSM e il Servizio Sociale Professionale. In particolare offre assistenza infermieristica; aiuto alla persona e assistenza tutelare; attraverso il collegamento con i servizi sanitari territoriali accreditati; interventi sociali attraverso i servizi sociali del comune di residenza del cittadino o del domicilio di soccorso; servizi di trasporto necessari per gli spostamenti degli utenti disabili da e per il presidio nelle ore diurne nonché per l’integrazione degli stessi utenti rispetto alle attività territoriali.
A CHI SI RIVOLGEA persone adulte con disagio psichiatricoche non possono essere assistiti a domicilio.
COME SI EROGAI soggetti interessati presentano domanda di accesso al servizio, personalmente o attraverso un componente della famiglia o della rete di aiuto formale o informale. Ai fini dell’ammissione al servizio e per la predisposizione di un adeguato piano individuale di intervento è necessario avviare il percorso per la valutazione multidimensionale del bisogno (UVM) definita in sede di Unità di Valutazione Integrata (UVI). L’Unità di valutazione Integrata effettuerà una valutazione globale della situazione del soggetto e del suo livello di autonomia, definendo la natura del bisogno, l’intensità e la durata delle prestazioni necessarie, fissa tempi e modalità di valutazione dei risultati e, in base a ciò, predispone il progetto personalizzato. Nei progetti personalizzati viene identificata l’intensità assistenziale in funzione del livello di autonomia, della natura e della complessità del bisogno nonché l’attribuzione dei relativi costi alle parti di rispettiva competenza del Servizio Sanitario Regionale e degli Enti Locali (Azienda Sanitaria Locale/Ambito Territoriale) di cui al DPCM 29.11.2001.  
COSTODEL SERVIZIORientra tra le prestazioni compartecipate, la ripartizione degli oneri finanziari tra enti locali, ASL e utenti è la seguente: 40% ASL, 60% Comune/Utente. La compartecipazione sulla spesa sociale (60%) da parte dell’utente è calcolata in base al reddito ISEE sociosanitario della persona con disabilità, ai sensi del DPCM 159/2013 (in corso di validità alla data di ammissione al beneficio), come da vigente “Regolamento per la compartecipazione alla quota sociale della spesa per prestazioni socio sanitarie” dell’Ambito N23.  
FIGURE PROFESSIONALIPer l’accesso in Comunità alloggio per disagio psichico: -l’Equipe multiprofessionale responsabile, in sede di UVI, della valutazione multidimensionale del bisogno e della redazione del Progetto Personalizzato. Per l’erogazione delle prestazioni previste da P.A.I.: -l’Equipe Operativa della struttura individuata così composta: Coordinatore:in possesso di laurea magistrale in psicologia o insociologia, in scienze dell’educazione, in scienze dellaformazione, in scienze dei servizi sociali, o equipollenti,con esperienza di almeno un anno nel settore dei servizisociali, o in alternativa, in possesso di esperienzaalmeno quinquennale nel settore dei servizi sociali.Figure professionali di I livello:con formazione specifica su tematiche socio-assistenziali e di assistenza alla persona;Figure professionali di II livello:con formazione specifica in attività laboratoriali,ricreative e di animazione socio-culturale;Eventuali ulteriori figure: con formazione specifica in servizi alberghieri.

Area Minori e Responsabilità Familiari

L’Ambito N23 riconosce il ruolo peculiare svolto dalle famiglie nella formazione e nella cura della persona, nella promozione del benessere, nonché, sostiene e valorizza i molteplici compiti che le famiglie svolgono. Questa è l’idea di base che muove l’azione del Piano di zona e tal fine sono programmati interventi e servizi per il sostegno alle responsabilità delle famiglie e per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. In particolare, sono previsti interventi volti a: sostenere le famiglie nel compito genitoriale e promuovere forme di auto-aiuto, cooperazione e associazionismo, sostenere le famiglie nelle diverse fasi del ciclo di vita e in particolari situazioni di criticità, tutelare i minori nel campo educativo, formativo, lavorativo e del tempo libero,promuovere servizi volti a favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Inoltre, sono compresi i servizi residenziali per minorio in alternativa ad essi la promozione degli istituti dell’Affidamento e dell’Adozione.

  • Territorialità
AREA DI ATTIVITÀMinori -Prima Infanzia
NOME DEL SERVIZIOMicro Nido D’Ambito 
CHE COS’ÈÈ un servizio educativo e sociale che accoglie i bambini per diverse ore della giornata, garantendo servizio di mensa ed il riposo pomeridiano.
COSA SI PROPONEIl servizio si propone di garantire l’accoglienza e la cura del bambino (pasti, riposo…), rispondendo alle sueesigenze primarie e ne favorisce la socializzazione, l’educazione, lo sviluppo armonico, l’acquisizionedell’autonomia, attraverso il gioco, le attività laboratoriali manuali, espressive e di prima alfabetizzazione.
COSA OFFREIl Servizio di Micro Nido è finalizzato a: Instaurare un clima di accoglienza nell’ambiente educativo nei confronti di ogni bambino e dei genitori, in particolare durante la fase dell’inserimento;Promuovere scambi comunicativi e sinergici tra operatori e genitori, stimolando regolarmente la partecipazione dei genitori alla vita del Micro Nido e offrendo loro frequenti occasioni di condivisione e approfondimento del progetto educativo;Costruire contesti educativi in cui spazi, tempi, interventi e materiali siano progettati per favorire l’attivazione integrata di relazioni, affetti e conoscenza da parte delle bambine e dei bambini;  
A CHI SI RIVOLGEIl servizio si rivolge ai minori di età compresa tra 12 e 36 mesi, prioritariamente residenti nei Comuni dell’Ambito N23 e solo dopo aver completamente soddisfatto le richieste di essi, potranno essere accolte eventuali richieste dei non residenti nei Comuni afferenti l’Ambito N23.
DOVE È EROGATOIl Micro Nido “IL GERMOGLIO” è ubicato a San Paolo Belsito, Via Caracciolo.
COME SI EROGAI genitori dei minori di età compresa tra i 12 e 36 mesi, possono presentare istanza di ammissione all’Ufficio di Piano, a seguito della pubblicazione di apposito Avviso Pubblico. Saranno considerati ammessi tutti i minori iscritti e in possesso dei requisiti previsti da Avviso fino al numero di capienza massima della struttura.
COSTO DEL SERVIZIOI genitori sono tenuti a contribuire alle spese di funzionamento mediante il pagamento di una retta di frequenza fissata, per l’a.e. 2022/23 ad € 150,00 (ogni anno il C.I. provvederà con delibera a determinare la quota della retta).
PERSONALE IMPIEGATOCoordinatore:in possesso di laurea magistrale in psicologia o in sociologia, in scienze dell’educazione, in scienze della formazione, in scienze dei servizi sociali;Figure professionali di II livello:con formazione specifica su tematiche educative epsicopedagogiche relative all’età evolutiva, nonché sullamediazione culturale, se presenti minori stranieri;Figure professionali di III livello:laureato in scienze dell’educazione e della formazione, Educatore professionale e Assistente sociale.
AREA DI ATTIVITÀResponsabilità familiari
NOME DEL SERVIZIOCentro per le famiglie
CHE COS’ÈIl Centro per le famiglie è uno spazio dedicato a famiglie e minori che interviene in una logica di rete, promuovendo il benessere dell’intero nucleo familiare, sostenendo la coppia e ogni singolo componente del nucleo, in ogni fase del ciclo di vita.
COSA SI PROPONEPresso il Centro sono organizzate attività di sostegno alla genitorialità finalizzate a facilitare la formazione di un’identità genitoriale e una scelta consapevole e responsabile della maternità e della paternità, a stimolare la capacità di organizzazione ed autonomia di ognuno, nonché all’elaborazione ed alla conduzione di progetti di vita autonomi. Il Centro svolge anche attività di supporto scolastico per bambini e adolescenti provenienti da contesti familiari multiproblematici.
COSA OFFREI Servizi del Centro per le famiglie dell’Ambito N23 sono: Sportello di supporto alla genitorialità;Mediazione familiare;Supporto alla maternità;Spazio genitori e caregiverSupporto psicologico;Incontri protetti genitori – figli;
COME SI EROGAIl servizio è erogato sia mediante richiesta di presa in carico da parte del Servizio Sociale territorialmente competente, sia attraverso l’accesso spontaneo da parte dei cittadini.
A CHI SI RIVOLGEPossono usufruire del servizio tutti i cittadini, italiani e stranieri, residenti/domiciliati nei Comuni dell’Ambito N23, sia con accesso spontaneo sia su segnalazione dei Servizi Sociali territorialmente competenti
DOVE È EROGATOIl Centro per le famiglie è ubicato a San Paolo Belsito, Via Tiglio
COSTO DEL SERVIZIOIl Servizio è gratuito
PERSONALE IMPIEGATOCoordinatrice del Servizio, Assistente Sociale, Educatori Professionali, Avvocato, Mediatrice Familiare, Psicologi e figura amministrativa.
AREA DI ATTIVITÀResponsabilità familiari
NOME DEL SERVIZIOServizio Affido e Adozioni territoriali (S.A.A.T)
CHE COS’ÈL’affidamento familiare, ai sensi delle Leggi 184/83 e 149/01, è un intervento di sostegno e valorizzazione delle risorse familiari che ha lo scopo di garantire al minore le condizioni migliori per il suo sviluppo psicofisico. Per questo si intende come un intervento di prevenzione che evita il ricovero del minore in strutture di accoglienza e garantisce la continuità dei rapporti con il nucleo d’origine.
COSA SI PROPONECon l’affidamento familiare un minore, temporaneamente privo di un ambiente familiare idoneo, è accolto da un nucleo familiare diverso dal proprio, senza interrompere i contatti e le relazioni affettive con i suoi parenti, per un tempo che può variare in funzione delle esigenze sue e della sua famiglia.
COSA OFFREIl Servizio garantisce, mediate l’intervento di un’equipe multidisciplinare, le seguenti attività: •Reperire e formare le famiglie disponibili all’accoglienza di minori; • Promuovere la cultura dell’Affidamento Familiare attraverso la divulgazione delle informazioni, tra i cittadini, le istituzioni, i servizi e la comunità; • Gestire la banca dati delle famiglie affidatarie; • Elaborare i progetti di affidamento familiare a favore dei minori e delle loro famiglie; • Monitorare gli affidamenti familiari nel rispetto delle esigenze del minore, della sua famiglia di origine e della famiglia affidataria; • Attivare interventi necessari per favorire il benessere del minore affidato; • Attivare interventi di aiuto e sostegno alle famiglie di origine dei minori; • Sostenere le famiglie affidatarie durante l’esperienza di affido; • Erogare un contributo alle famiglie affidatarie per sostenerle nelle spese necessarie ai bisogni del minore;  
COME SI EROGALe famiglie e/o le persone singole disponibili all’accoglienza temporanea di uno o più minori devono presentare istanza all’Ufficio di Piano compilando apposita modulistica. Acquisita l’istanza, l’Assistente Sociale dell’equipe S.A.A.T effettua un primo colloquio informativo e di orientamento; successivamente saranno svolti dai 3 ai 5 colloqui con la Psicologa del servizio e contestualmente sarà attivato un corso di formazione ad essi dedicato.
A CHI SI RIVOLGEIl servizio è rivolto: • Ai minori e alle loro famiglie, residenti in uno dei 14 Comuni dell’Ambito N23, che attraversano momenti di difficoltà tali da non poter assicurare condizioni di vita adeguate alla sana crescita psico-fisica del minore; • Alle famiglie che si propongono come affidatarie, che possono essere coppie, coniugate o conviventi, persone singole, con figli o senza figli, che offrono la loro disponibilità ad accogliere uno o più minori.
DOVE È EROGATOIl servizio è erogato presso l’Ufficio di Piano, Piazza Duomo, Nola secondo la seguente calendarizzazione: Martedì: 9:00 – 14:00 e 14:30 – 17:30Mercoledì e Giovedì: 9:00-14:00
COSTO DEL SERVIZIOIl servizio è gratuito.
PERSONALE IMPIEGATOAssistente Sociale, Psicologa ed Educatrice Professionale.
  • Domiciliarità
AREA DI ATTIVITÀMinori e responsabilità familiari
NOME DEL SERVIZIOTutoraggio Educativo Domiciliare
CHE COS’ÈIl Tutoraggio Educativo Domiciliare è un servizio rivolto a minori di età compresa fra i 3 e i 18 anni con problemi relazionali, di socializzazione e comportamentali a rischio di devianza. Il servizio ha lo scopo di rafforzare i legami del minore nel sistema delle relazioni significative per la sua vita (famiglia, scuola, gruppo dei pari) e al contempo di fornire al minore e alla sua famiglia un’opportunità di crescita sociale
COSA SI PROPONEIl Servizio persegue finalità di promozione della qualità della vita dei minori e delle loro famiglie, offrendo un sostegno al nucleo familiare che si trova in una situazione di temporanea difficoltà ad esercitare il proprio compito educativo, e per prevenire tutte quelle situazioni di rischio, di emarginazione e disagio, che un nucleo familiare in condizioni di vulnerabilità può causare nello sviluppo armonico dei minori. Il servizio si prefigge, altresì, lo scopo di promuovere stili di vita basati su modelli positivi di comportamento e accompagnare il minore e la famiglia nelle situazioni di de-istituzionalizzazione.
COSA OFFREAl nucleo familiare viene affiancata la figura di un educatore professionale che attua concretamente l’intervento programmato, utilizzando le metodologie strategiche volte a creare una relazione positiva in cui la figura dell’educatore sia vissuta quale aiuto, promozione e stimolo sia nei confronti del minore e degli adulti di riferimento. Per perseguire tale obiettivo l’educatore lavora: • ricercando costantemente la collaborazione con i genitori e la rete territoriale eventualmente coinvolta; • utilizzando il lavoro di rete e favorendo la partecipazione del/della minore alle attività che il territorio offre, agendo in sinergia con le risorse culturali, aggregative, ludiche e ricreative presenti; • agendo da osservatore dell’ambiente di vita del/della minore con particolare riferimento al contesto familiare ed alle sue dinamiche relazionali e proponendo all’Assistente Sociale del Comune che ha in carico il/la minore, le conseguenti modifiche o aggiornamenti rispetto agli obiettivi da perseguire.
COME SI EROGAIl Servizio Sociale territorialmente competente segnala il nucleo familiare all’Ufficio di Piano che provvede a convocare un’equipe multidisciplinare per la valutazione multidimensionale del bisogno. A seguito di esito positivo della valutazione,l’Equipe procede a definire un Piano di accompagnamento familiare (PAF), contenete il monte ore settimanale attribuito al nucleo familiare nonché gli obiettivi che si intendono raggiungere a breve, medio e lungo termine.  Il PAF sarà condiviso e sottoscritto dai professionisti dell’Equipe (Assistente sociale case manager, Psicologa d’Ambito e Coordinatrice del Servizio), nonché dai genitori del minore e/o esercenti la responsabilità genitoriale, che pertanto dovranno partecipare attivamente all’Equipe multidisciplinare.
A CHI SI RIVOLGEI fruitori del servizio sono minori/nuclei familiari residenti nel territorio dell’Ambito N23, preventivamente individuati dal Servizio Sociale Professionale tra quelli maggiormente esposti a rischio di emarginazione, devianza o sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria, nonché ad altri soggetti deboli, nell’ambito delle misure a sostegno delle responsabilità familiari.
DOVE È EROGATOPresso il domicilio degli utenti in carico ai Servizi Sociali territoriali.
COSTO DEL SERVIZIOIl servizio è gratuito.
PERSONALE IMPIEGATOCoordinatrice del Servizio ed Educatori Professionali.
AREA DI ATTIVITÀMinori e responsabilità familiari
NOME DEL SERVIZIOProgramma P.I.P.P.I. – programma di intervento per la prevenzione dell’Istituzionalizzazione
CHE COS’ÈIl programma prospetta nuove linee d’azione nel campo dell’accompagnamento alla genitorialità vulnerabile, puntando su una possibilità di integrazione fra l’ambito della tutela dei minori e quello del sostegno alla genitorialità. Sotto questo punto di vista, esso si inserisce all’interno delle linee sviluppate dalla strategia Europa 2020 per ciò che riguarda l’innovazione e la sperimentazione sociale come mezzo per rispondere ai bisogni della cittadinanza e interrompere il circolo dello svantaggio sociale.
COSA SI PROPONELa finalità del programma P.I.P.P.I. è quella di innovare le pratiche di intervento nei confronti delle famiglie negligenti per ridurre il rischio di maltrattamento e il conseguente allontanamento dei bambini dal nucleo familiare di origine, coordinando i diversi ambiti di azione coinvolti intorno ai bisogni dei bambini che vivono in tali famiglie, prendendo in considerazione la prospettiva dei genitori e dei bambini stessi nel fare l’analisi e delineare la risposta a questi bisogni.
COSA OFFREUn nuovo piano di azione tempestivo, opportuno e organizzato secondo una logica progettuale ben definita, che metta al centro i bisogni del bambino e riconosca gli ostacoli e le risorse presenti nella famiglia e nell’ambiente. Mediante alcuni dispositivi: EDUCATIVA DOMICILIARE: Gli educatori sono presenti con regolarità a casa delle famiglie per valorizzare le risorse che là si manifestano. Aiutano i genitori ad osservare le capacità proprie e del bambino e supportano la formazione di abilità genitoriali utili risolvere le situazioni quotidiane che via via si presentano nel prendersi cura dei figli. L’educatore non si sostituisce al genitore ma lo aiuta nel percorso di empowerment. L’educatore aiuta a formulare obiettivi concreti, sostiene la famiglia in tutte le situazioni in cui c’è bisogno di intervento e gradualmente, nella fase di chiusura del progetto, diventa meno presente nel quotidiano per permettere il consolidamento delle abilità acquisite.GRUPPI PER GENITORI E BAMBINI: Questo dispositivo prevede l’organizzazione di momenti per il confronto e l’aiuto reciproco fra genitori che si incontrano periodicamente in gruppo. Sono previsti vari cicli di incontri coadiuvati dai facilitatori, il cui compito è quello di agevolare la comunicazione e lo scambio di esperienze tra i partecipanti. In parallelo, un secondo gruppo formato dai figli dei partecipanti al primo gruppo, vengono impegnati in attività ludico-ricreative alla presenza di un educatore.
A CHI SI RIVOLGEIl servizio è rivolto a n. 10 nuclei familiari vulnerabili che versano in condizione di difficoltà nell’espletamento delle funzioni genitoriali individuati dall’Equipe multidisciplinare allo scopo costituita.
DOVE È EROGATOIl servizio è erogato presso il domicilio dei nuclei familiari.
COSTO DEL SERVIZIOIl servizio è gratuito.
FIGURE PROFESSIONALECoach, Psicologa, Sociologa, Assistenti Sociali ed Educatori Professionali.
  • Residenzialità e semi – residenzialità
AREA DI ATTIVITÀMinori
NOME DEL SERVIZIOCasa Famiglia
CHE COS’ÈSono strutture educative residenziali a carattere comunitario, caratterizzate dalla convivenza di un gruppo di bambini, con la presenza di operatori professionali che assumono la funzione di adulti di riferimento.
COSA SI PROPONELa casa famiglia si propone di assicura il funzionamento nell’arco delle 24h per tutto l’anno. Tale servizio assicura accoglienza e cura dei minori, costante azione educativa, assistenza e tutela, gestione della quotidianità ed organizzazione della vita alla stregua di quanto avviene nel normale clima familiare, con il coinvolgimento dei minori. Assicura, inoltre, la stesura di progetti educativi individualizzati, la gestione delle emergenze, la socializzazione e l’animazione.
COSA OFFREL’équipe che opera nel servizio mette in atto azioni volte a dare risposta ai bisogni dei minori, alla realizzazione del progetto educativo individualizzato, al rientro nei propri contesti familiari, ovvero alla realizzazione di programmi di affido o di adozione.
COME SI EROGAIl collocamento dei minori avviene a seguito di provvedimento di inserimento in struttura protetta da parte del Tribunale dei Minorenni di competenza, nonché, a seguito di Provvedimento ai sensi dell’art. 403 c.c..
A CHI SI RIVOLGESi rivolge ai giovani di età compresa tra i 0 e i 4 anni.
DOVE È EROGATOIn strutture autorizzate al funzionamento e accreditate.
COSTO DEL SERVIZIOGli oneri per i collocamenti sono a carico del Fondo unico d’Ambito (FUA).
PERSONALE IMPIEGATOEquipe operativa della struttura, così composta: Coppia con responsabilitàgenitoriali. La coppia che assume responsabilità genitorialipossiede l’idoneità all’affido di cui alla deliberazione diGiunta Regionale del 30 aprile 2004, n. 644, convalidatacon regolamento del Consiglio del 25/03/2005, n. 3;Figure professionali di II livello Con formazione specifica su tematiche educative epsicopedagogiche relative all’età evolutiva, nonché sullamediazione culturale, se presenti minori stranieri;Figure professionali di III livello Educatore professionale oppure laureato in scienzedell’educazione/formazione oppure psicologo oppureassistente sociale;Altre eventuali figure professionali e volontari funzionali allarealizzazione delle attività. L’Assistente Sociale case manager, di concerto con i referenti della struttura redige il progetto educativo individualizzato (P.E.I.) e monitora costantemente la sua realizzazione.
AREA DI ATTIVITÀMinori
NOME DEL SERVIZIOComunità educativa a dimensione familiare
CHE COS’ÈLa comunità educativa a dimensione familiare costituisce una proposta educativa integrativa alla famiglia. Ospita minori per i quali non è al momento praticabile l’affido.
COSA SI PROPONEAccoglienza e cura dei ragazzi, costante azione educativa, assistenza e tutela, gestione della quotidianità, attività socio educative volte ad un adeguato sviluppo dell’autonomia individuale. L’obiettivo è coinvolgere i giovani in tutte le attività di espletamento della vita quotidiana come momento a forte valenza educativa, inserimento in attività formative e di lavoro.
COSA OFFRELa comunità assicura il funzionamento nell’arco delle 24h per tutto l’anno. L’equipe che opera nel servizio mette in atto azioni volte a dare risposta ai bisogni dei minori, alla realizzazione del piano individuale, al rientro nei propri contesti familiari, ovvero alla realizzazione di programmi di affido o di adozione.
COME SI EROGAIl collocamento dei minori avviene a seguito di provvedimento di inserimento in struttura protetta da parte del Tribunale dei Minorenni di competenza, nonché, a seguito di Provvedimento ai sensi dell’art. 403 c.c..
A CHI SI RIVOLGESi rivolge a bambini/ragazzi di età compresa tra i 4 e i 13 anni.
DOVE È EROGATOIn strutture autorizzate al funzionamento e accreditate.
COSTO DEL SERVIZIOGli oneri per i collocamenti sono a carico del Fondo unico d’Ambito (FUA).
PERSONALE IMPIEGATOEquipe operativa della struttura, così composta: Coordinatore:in possesso di laurea magistrale in psicologia o insociologia, in scienze dell’educazione, in scienze dellaformazione, in scienze dei servizi sociali, o equipollenti,con esperienza di almeno un anno nel settore dei servizisociali, o in alternativa, in possesso di esperienzaalmeno quinquennale nel settore dei servizi sociali. Puòessere individuato anche tra le figure di III livello operantinel servizio.Figure professionali di II livello Con formazione specifica su tematiche educative epsicopedagogiche relative all’età evolutiva, nonché sullamediazione culturale, se presenti minori stranieri;Figure professionali di III livello Educatore professionale oppure laureato in scienzedell’educazione/formazione oppure psicologo oppureassistente sociale;Altre eventuali figure professionali e volontari funzionali allarealizzazione delle attività. L’Assistente Sociale case manager, di concerto con i referenti della struttura redige il progetto educativo individualizzato (P.E.I.) e monitora costantemente la sua realizzazione.
AREA DI ATTIVITÀMinori
NOME DEL SERVIZIOComunità Alloggio
CHE COS’ÈLa Comunità alloggio è un servizio educativo residenziale a carattere comunitario, caratterizzato dalla convivenza di un gruppo di giovani, con la presenza di operatori professionali che assumono la funzione di adulti di riferimento.
COSA SI PROPONELa comunità alloggio si propone di assicura nell’arco delle 24h per tutto l’anno accoglienza e cura dei giovani, costante azione educativa, assistenza e tutela, gestione della quotidianità, attività socio educative volte ad un adeguato sviluppo dell’autonomia individuale, coinvolgimento dei giovani in tutte le attività di espletamento della vita quotidiana come momento a forte valenza educativa, inserimento in attività formative e di lavoro, stesura di progetti educativi individualizzati, gestione delle emergenze, socializzazione e animazione.
COSA OFFREL’equipe che opera nel servizio mette in atto azioni volte a dare risposta ai bisogni dei minori, alla realizzazione del piano individuale, al rientro nei propri contesti familiari, ovvero alla realizzazione di programmi di affido o di adozione.
COME SI EROGAIl collocamento dei minori avviene a seguito di provvedimento di inserimento in struttura protetta da parte del Tribunale dei Minorenni di competenza, nonché, a seguito di Provvedimento ai sensi dell’art. 403 c.c..La permanenza del minore in struttura, oltre il compimento della maggiore età e fino al 21° anno di età (istituto del prosieguo amministrativo), è disposta dal Tribunale per i Minorenni al fine di garantirgli il diritto ad essere ancora accompagnato nel percorso di reintegrazione e previa acquisizione del consenso del giovane divenuto maggiorenne.
A CHI SI RIVOLGESi rivolge ai giovani di età compresa tra i 13 e i 18 anni (estendibili fini al 21° anno quando si renda necessario il completamento del percorso educativo).
DOVE È EROGATOIn strutture autorizzate al funzionamento e accreditate.
COSTO DEL SERVIZIOGli oneri per i collocamenti sono a carico del Fondo unico d’Ambito (FUA).
PERSONALE IMPIEGATOEquipe operativa della struttura, così composta: L’Assistente Sociale case manager, di concerto con i referenti della struttura redige il progetto educativo individualizzato (P.E.I.) e monitora costantemente la sua realizzazione.
AREA DI ATTIVITÀMinori
NOME DEL SERVIZIOComunità di pronta e transitoria accoglienza
CHE COS’ÈLa Comunità di pronta e transitoria accoglienza è un servizio educativo residenziale a carattere comunitario, finalizzato all’accoglienza di minori che, vivendo un’emergenzasocio- educativa, necessitano di urgente allontanamento dalla propria famiglia e/o di tutelatemporanea. Ciò nell’attesa della formulazione di un progetto educativo individualizzatoche definisca le risposte più idonee e gli interventi più adeguati alla soluzione delleproblematiche che hanno determinato l’emergenza.
COSA SI PROPONELa comunità assicura il funzionamento nell’arco delle 24h per tutto l’anno. Garantisceassistenza e sostegno agli ospiti, nonché, per quanto possibile, la continuità con le attivitàscolastiche e formative eventualmente in corso. L’equipe che opera nel servizio mette inatto azioni volte ad analizzare i bisogni dei minori ed all’avvio del piano d’intervento.
COSA OFFREL’equipe che opera nel servizio mette in atto azioni volte a dare risposta ai bisogni dei minori, alla realizzazione del piano individuale, al rientro nei propri contesti familiari, ovvero alla realizzazione di programmi di affido o di adozione.
COME SI EROGAIl collocamento dei minori presso comunità di pronta e transitoria accoglienza avviene a seguito di provvedimento di inserimento in struttura protetta da parte del Tribunale dei Minorenni di competenza, nonché, a seguito di Provvedimento ai sensi dell’art. 403 c.c.. La permanenza del minore in struttura, è temporanea, ciò nell’attesa della formulazione di un progetto educativo individualizzatoche definisca le risposte più idonee e gli interventi più adeguati alla soluzione delleproblematiche che hanno determinato l’emergenza.
A CHI SI RIVOLGESi rivolge ai giovani di età compresa tra i 12 e i 18 anni.
DOVE È EROGATOIn strutture autorizzate al funzionamento e accreditate.
COSTO DEL SERVIZIOGli oneri per i collocamenti sono a carico del Fondo unico d’Ambito (FUA).
PERSONALE IMPIEGATOEquipe operativa della struttura, così composta: Coordinatore: In possesso di laurea magistrale in psicologia o in sociologia, in scienze dell’educazione, in scienze della formazione, in scienze dei servizi sociali, o equipollenti, con esperienza di almeno un anno nel settore dei servizisociali, o in alternativa, in possesso di esperienza almeno quinquennale nel settore dei servizi sociali. Può essere individuato anche tra le figure di III livello operanti nel servizio.Figure professionali di II livello Con formazione specifica su tematiche educative epsicopedagogiche relative all’età evolutiva, nonché sullamediazione culturale, se presenti minori stranieri.Figure professionali di III livello Educatore professionale oppure laureato in scienzedell’educazione/formazione oppure psicologo oppureassistente sociale;Altre eventuali figure professionali e volontari funzionali allarealizzazione delle attività. L’Assistente Sociale case manager, di concerto con i referenti della struttura redige il progetto educativo individualizzato (P.E.I.) e monitora costantemente la sua realizzazione.

Area Donne in difficoltà e contrasto alla violenza di genere

L’Ambito N23 intende garantire un sostegno alle donne vittime di violenza intra-familiare e/o extra-familiare, nonché, ai loro figli. Nello specifico mira a creare sul territorio una rete di servizi, anche presso strutture residenziali se necessario, volti ad offrire supporto sociale, psicologico, legale e di reinserimento socio-lavorativo della donna. Inoltre, l’Ambito N23 intende attuare percorsi educativi e divulgativi finalizzati alla prevenzione della violenza fisica e/o psicologica, al contrasto degli stereotipi di genere e di ogni forma di pregiudizio, nonché, uno sportello di ascolto e percorsi di recupero per uomini autori di comportamenti violenti e/o maltrattanti.

  • Territorialità
AREA DI ATTIVITÀDonne in difficoltà
NOME DEL SERVIZIOCentro Antiviolenza “Futura”
CHE COS’ÈIl CAV FUTURA è uno spazio di accoglienza, orientamento, consulenza, sostegno e protezione per le donne vittime di violenza. È uno strumento attivo per il sostegno e la tutela delle donne.  
COSA SI PROPONEIl servizio si propone di offrire sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli, accompagnandole nella costruzione di un progetto di vita consapevole e rispettoso di sé.   
COSA OFFREIl CAV offre: Spazio di ascolto e accoglienza: un’equipe di professioniste accoglie la donna per un primo contatto con l’utenza femminile e avvia un processo di ascolto, restituzione e informazione personalizzata;Assistenza e consulenza psicologica: mira a facilitare i cambiamenti a livello cognitivo, emotivo e comportamentale che vanno nella direzione di una crescente capacità di tutelare la propria sicurezza, di contrastare il processo di vittimizzazione e di riacquistare autonomia;Assistenza e consulenza legale: le donne vengono informate sui propri diritti e dei possibili percorsi da intraprendere per risolvere le situazioni di disagio. Le vittime sono accompagnate nella stesura della denuncia e vengono assistite nella fase processuale con gratuito patrocinio;Altri servizi quali: orientamento e formazione per il lavoro, orientamento ai servizi territoriali, gruppi di sostegno e auto mutuo aiuto, orientamento all’autonomia abitativa,
COME SI EROGAIl servizio è erogato a seguito di accesso spontaneo presso la sede centrale del CAV o presso le sedi delle antenne territoriali anti violenza, nonché, su richiesta di presa in carico da parte dei Servizi Sociali territoriali.Inoltre, è garantito un supporto telefonico h24.
A CHI SI RIVOLGEIl servizio è rivolto alle donne italiane e straniere, indipendentemente dal luogo di residenza.
DOVE È EROGATOIl CAV ha una sede centrale a Nola, Piazza Duomo, 1 aperta secondo la seguente calendarizzazione: Lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9:00 alle 12:00Martedì e giovedì dalle 15:00 alle 18:00   Il CAV inoltre ha n. 6 Antenne Territoriali in vari Comuni afferenti l’Ambito, aperte secondo il seguente calendario: Comune di Liveri aperta il Lunedì dalle 10:00 alle 13:00;Comune di Scisciano aperta il Martedì dalle 10:00 alle 13:00;Comune di Saviano aperta il Mercoledì dalle 10:00 alle 13:00;Comune di Visciano aperta il Giovedì dalle 10:00 alle 13:00Comune di Roccarainola aperta dalle 15:30 alle 18:30;Comune di Cicciano aperta il Venerdì dalle 10:00 alle 13:00;   Inoltre è attivo per supporto telefonico h24 il numero verde 800102590, collegato al 1522, numero nazionale contro la violenza e lo stalking.
COSTO DEL SERVIZIOIl Servizio è gratuito
PERSONALE IMPIEGATOCoordinatrice del Servizio, Operatore di prima accoglienza, Assistente Sociale, Psicologa, Avvocatessa, Mediatrice Culturale, Sociologhe.
AREA DI ATTIVITÀContrasto alla violenza di genere
NOME DEL SERVIZIOSportello “Oltre la violenza” per uomini autori di violenza e/o maltrattanti.
CHE COS’ÈLo sportello “Oltre la violenza” è uno spazio di accoglienza per uomini che hanno messo in atto agiti violenti e/o maltrattanti che sentono il bisogno di chiedere aiuto e sostegno.  
COSA SI PROPONELo sportello si propone di attuare percorsi di recupero destinati a uomini autori violenza e/o maltrattanti.  
COSA OFFRELo Sportello offre: Colloquio individuale di prima accoglienza: Saranno svolti da operatori esperti in dinamiche di contrasto alla violenza e saranno centrati sulla relazione di fiducia e sul riconoscimento della responsabilità individuale nelle dinamiche relazionali. Saranno inoltre eventualmente indicati i servizi territoriali disponibili e le procedure legali attivabili;Consulenza ed assesment psicologico: dopo il colloquio di prima accoglienza si attiverà eventualmente una fase di valutazione (3/4 Colloqui) per approfondire gli aspetti motivazionali che hanno portato alla richiesta di aiuto, intesi come consapevolezza della problematica relativa all’esercizio di comportamenti violenti/conflittuali, e alla volontà di cessarli;Assistenza psicologica: dopo la fase di assessment vi sarà l’eventuale presa in carico dell’utente, articolata in quattro fasi, con durata complessiva flessibile in base alle caratteristiche dell’utente (10-12 incontri);Gruppi di auto – mutuo aiuto: dopo la fase di assistenza psicologica gli utenti presi in carico verranno inseriti in tale percorso che avverrà con cadenza mensile, sotto la guida di un esperto di conduzione di gruppi, per permettere accompagnamento graduale alla fine della presa in carico.
A CHI SI RIVOLGEIl servizio è rivolto a uomini autori di violenza e/o maltrattanti residenti nei Comuni dell’Ambito N23.
COME SI EROGAGli utenti possono accedere allo sportello secondo tre modalità: Accesso diretto;Invio da parte dei Servizi Sociali territorialmente competenti;Servizio di pronto intervento telefonico.  
DOVE È EROGATOLo sportello è attivo presso l’Ufficio di Piano dell’Ambito N23 secondo la seguente calendarizzazione: Martedì dalle ore 9:00 alle ore 12:00.    
COSTO DEL SERVIZIOIl Servizio è gratuito
PERSONALE IMPEGATOCoordinatrice del Servizio, Avvocato, Psicologa, Esperto in grafologia.
  • Residenzialità e semi-residenzialità
AREA DI ATTIVITÀDonne in difficoltà
NOME DEL SERVIZIOComunità di accoglienza per gestanti, madri e bambini
CHE COS’ÈIl servizio ospita gestanti e madri con bambino/i che necessitano di appoggio e tutela in un luogo protetto nel periodo della gravidanza e/o successivamente, perché prive di sostegno familiare e sociale, o perché in condizioni di disagio psicologico.
COSA SI PROPONELa comunità si propone di assicurare il funzionamento nell’arco delle 24h per tutto l’anno. La comunitàmette in atto attività di accoglienza, tutela, sostegno psicologico, preparazione al ruologenitoriale e alla relazione con il figlio.
COME SI EROGAIl collocamento avviene a seguito di provvedimento emesso dal Tribunale per i Minorenni e/o a seguito di situazioni di gravità ed urgenza per le quali si richiede il collocamento in struttura protetta.
COSA OFFREL’equipe che opera nel servizio mette in atto azionivolte a dare risposta ai bisogni delle donne e dei minori, alla realizzazione dei pianiindividuali, all’accompagnamento della donna nei suoi percorsi maturativi e di autonomia. La comunità deve fornire consulenza legale e psicologica.
A CHI SI RIVOLGEA gestanti, madri e bambini
DOVE  È EROGATOIn strutture autorizzate al funzionamento e accreditate.
COSTO DEL SERVIZIOGli oneri per i collocamenti sono a carico del Fondo unico d’Ambito (FUA).
PERSONALE IMPIEGATOEquipe operativa della struttura, così composta: Coordinatore:In possesso di laurea magistrale in psicologia o insociologia, in scienze dell’educazione, in scienze dellaformazione, in scienze dei servizi sociali, o equipollenti,con esperienza di almeno un anno nel settore dei servizisociali, o in alternativa, in possesso di esperienzaalmeno quinquennale nel settore dei servizi sociali. Puòessere individuato anche tra le figure di III livello operantinel servizio; Figure professionali di II livello Con formazione specifica su tematiche educative epsicopedagogiche relative all’età evolutiva, nonché sullamediazione culturale, se presenti minori stranieri;Figure professionali di III livello Educatore professionale oppure laureato in scienzedell’educazione/formazione oppure psicologo oppureassistente sociale;Altre eventuali figure professionali e volontari funzionali allarealizzazione delle attività. L’Assistente Sociale case manager, di concerto con i referenti della struttura redige il progetto personalizzato d’intervento e monitora costantemente la sua realizzazione.
AREA DI ATTIVITÀDonne in difficoltà
NOME DEL SERVIZIOCasa di accoglienza per donne maltrattate
CHE COS’ÈLe case di accoglienza per donne maltrattate sono luoghi protetti che offrono solidarietà eresidenza temporanea a donne esposte alla minaccia di violenza fisica, psichica, sessualeo che l’abbiano subita.
COSA SI PROPONELe strutture si propongono di lavorare in stretta connessione con i centri antiviolenza, promuovendo interventi di rete con istituzioni, associazioni, organizzazioni pubbliche e private. Studianoe sperimentano interventi di prevenzione contro ogni forma di violenza o abuso verso ledonne, diffondendo l’educazione alla non violenza.
COME SI EROGAL’accesso alle strutture può avvenire direttamente attraverso il numero verde nazionaleantiviolenza o tramite i centri antiviolenza, servizi sociali, servizi socio-sanitari,socioassistenziali territoriali, nonché, mediante l’intervento delle forze dell’ordine a seguito di denuncia sporta per maltrattamenti in famiglia.
COSA OFFREL’equipe che opera nel servizio mette in atto azionivolte a dare risposta ai bisogni delle donne (e dei minori se presenti), alla realizzazione dei pianiindividuali, all’accompagnamento della donna nei suoi percorsi maturativi e di autonomia. La comunità deve fornire consulenza legale e psicologica.
A CHI SI RIVOLGEDonne (e loro figli se presenti) vittime di violenza
DOVE È EROGATOIn strutture autorizzate al funzionamento e accreditate.
COSTODEL SERVIZIOGli oneri per i collocamenti sono a carico del Fondo unico d’Ambito (FUA).
PERSONALE IMPIEGATOEquipe operativa della struttura, così composta: Coordinatrice:In possesso di laurea magistrale in psicologia o insociologia, in scienze dell’educazione, in scienze dellaformazione, in scienze dei servizi sociali, o equipollenti,con esperienza documentata di almeno due anninell’ambito delle politiche di genere, o in alternativa, inpossesso di esperienza almeno quinquennalenell’ambito delle politiche di genere. Può essereindividuata anche tra le figure di III livello operanti nelservizio; Figure professionali di II livello Con formazione specifica su tematiche educative epsicopedagogiche relative all’età evolutiva, nonché sullamediazione culturale, se presenti donne straniere, e conesperienza documentata di almeno due anni nell’ambito delle politiche di genere;Figure professionali di III livello Psicologa.Altre eventuali figure professionali e volontari con competenze nelcampo delle politiche di genere e Consulente legale. L’Assistente Sociale case manager, di concerto con i referenti della struttura redige il progetto personalizzato d’intervento e monitora costantemente la sua realizzazione.

Area Contrasto alla povertà

Comprende interventi volti ad offrire un’occasione di sostegno ed inclusione sociale a nucleifamiliari in condizioni di povertà assoluta.

AREA DI ATTIVITÀContrasto alla povertà
NOME DEL SERVIZIOReddito di cittadinanza
CHE COS’ÈÈ una misura di inserimento/reinserimento nel mondo dellavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale volta a favorire la promozione delle condizioni che rendono effettivo il diritto al lavoro e all’inclusione sociale.  
COSA SI PROPONEGli obiettivi che la misura del RdC si propone di raggiungere sono: – Contrastare la povertà e la disuguaglianza; – Migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro; – Aumentare l’occupazione.
COSA OFFREIl RdC si compone di 2 parti: -Un beneficio economico consistente in una integrazione al reddito familiare che oscilla, nella misura massima, da 780 euro mensili per una persona che vive da sola a 1.330 euro mensili per una famiglia con un figlio maggiorenne e due minorenni; -In relazione al bisogno, inoltre, può prevedere la predisposizione di: a) Un Patto per il Lavoro (Centri per l’impiego); b)Un Patto per l’inclusione sociale (Comune di residenza).
COME SI EROGALa domanda va presentata, entro il quinto giorno di ciascun mese, tramite gli uffici postali o CAF del territorio, direttamente sul sito dell’INPS che verifica se il richiedente è in possesso dei requisiti necessari per accedere al beneficio previsti dalla vigente normativa in materia.
A CHI SI RIVOLGEAi cittadini in possesso cumulativamente dei requisiti previsti necessari, quali:    
COSTO DEL SERVIZIOIl Servizio è gratuito
PERSONALE IMPIEGATOAssistenti Socialicase manager ed Equipe Multidisciplinare.
AREA DI ATTIVITÀContrasto alla povertà
NOME DEL SERVIZIOPUC (Progetti di utilità collettiva)
CHE COS’ÈNell’ambito dei Patti per il lavoro e/o per l’inclusione sociale, i beneficiari RdC sono tenuti a svolgere Progetti Utili alla collettività (PUC) nel comune di residenza per almeno 8 ore settimanali, aumentabili fino a 16.I Comuni sono responsabili dei PUC e li possono attuare in collaborazione con altri soggetti. Oltre a un obbligo, i PUC rappresentano un’occasione di inclusione e crescita per i beneficiari e per la collettività.
COSA SI PROPONEIl progetto sipropone l’organizzazione di attività – da parte dei Comuni e degli altri soggetti coinvolti nella attuazione dei progetti – non sostitutive diquelle ordinarie, legate alla individuazione di unospecifico obiettivo da raggiungere in un intervallo di tempo definito, attraverso la messa in campo dirisorse umane e finanziarie. Il progetto puòriguardare sia una nuova attività sia ilpotenziamento di un’attività esistente. I progetti dovranno essere individuati a partire dai bisogni e dalle esigenze della comunità, tenuto conto anche delle opportunità che le risposte a tali bisogni offrono in termini di crescita delle persone coinvolte.
COSA OFFREOffrono un’occasioni di arricchimento che, a seconda delle finalità e degli obiettivi da perseguire, possono avere una durata limitata nel tempo o una maggiore continuità.
COME SI EROGAIl Responsabile dei PUC carica i progetti su piattaforma GePI. Sia Case Manager che Responsabile PUC hanno la possibilità di notificare ad INAIL la necessità di attivare una polizza.
A CHI SI RIVOLGESono tenuti ad offrire la propria disponibilità allo svolgimento delle attività nell’ambito dei Progetti utili alla collettività i beneficiari del Reddito di Cittadinanza nel contesto del Patto per il Lavoro e del Patto per l’Inclusione Sociale. La partecipazione ai progetti è facoltativa per le persone non tenute agli obblighi connessi al Reddito di Cittadinanza, le quali possono aderire volontariamente nell’ambito dei percorsi concordati con i servizi sociali dei Comuni/Ambiti Territoriali.
COSTO DEL SERVIZIOIl Servizio è gratuito.
PERSONALE IMPIEGATOAssistenti Sociali
AREA DI ATTIVITÀContrasto alla povertà
  
NOME DEL SERVIZIOBanco Alimentare “Condividere i bisogni per condividere il senso della vita”
COSA SI PROPONEIl servizio intende fornire una risposta ad un bisogno primario ai nuclei familiari o persone singole che versano in condizioni di indigenza o che si trovano ad affrontare una situazione di particolare difficoltà.
COSA OFFREDistribuzione mensile di derrate alimentari di prima necessità.
COME SI EROGAPer l’erogazione del beneficio è necessario presentare istanza a seguito di pubblicazione di un Avviso Pubblico dedicato.
DOVE È EROGATOLa distribuzione avviene presso la sede individuata dai Comuni afferenti l’Ambito N23.
A CHI SI RIVOLGEPersone in condizioni di indigenza residenti/domiciliati nei Comuni dell’Ambito N23 che hanno attivato l’iniziativa.
COSTO DEL SERVIZIOIl Servizio è gratuito.
PERSONALE IMPIEGATOOperatori Sociali

AREA IMMIGRAZIONE

AREA DI ATTIVITÀImmigrazione
NOME DEL SERVIZIOUnità di crisi – Emergenza Ucraina
CHE COS’ÈÈ servizio di pronto intervento per l’accoglienza e l’assistenza dei profughi ucraini con lo scopo di uniformare la risposta all’emergenza sull’intero territorio dell’Ambito N23.
COSA SI PROPONEL’Unità di crisi coordina gli interventi emergenziali su tutto il territorio dell’Ambito N23 allo scopo di rispondere in maniera efficace e tempestiva alle richieste di intervento che dovessero pervenire anche oltre l’orario di lavoro delle assistenti sociali territorialmente competenti, attraverso una pronta reperibilità, a rotazione, dei professionisti del gruppo operativo incaricato allo scopo.
COSA OFFREL’Unità di crisi offre supporto ai Servizi Sociali territoriali nella gestione delle segnalazioni di emergenza – che resteranno in ogni caso in capo al singolo Comune- provenienti dalle istituzioni o dai singoli cittadini.
COME SI EROGAA seguito di segnalazione proveniente dalle istituzioni o dal singolo cittadino.
A CHI SI RIVOLGEEsclusivamente ai cittadini ucraini giunti sul territorio dell’Ambito N23 a seguito del conflitto bellico in corso.
COSTO DEL SERVIZIOIl servizio è gratuito.
PERSONALE IMPIEGATOAssistenti Sociali, Responsabili dei Servizi Sociali, Psicologi, Sociologi ecc. Si precisa che l’Unità di crisi è un gruppo operativo aperto, pertanto, la composizione potrà essere suscettibile di variazioni in qualsiasi momento.

GARANZIA DI QUALITÁ DEI SERVIZI:

L’Ambito N23 è fortemente impegnato nel monitorarecostantemente servizi ed interventi attivi, con l’intento migliorarne la qualità offerta ai propri cittadini – utenti. A tal fine, per specifici servizi, analizza la qualità percepita dall’utente predisponendo “Schede di valutazione di soddisfazione dell’utente” identificando indicatori, qualitativi e quantitativi, che consentono il monitoraggio e la valutazione degli stessi.

MECCANISMI DI TUTELA E PARTECIPAZIONE:

Ufficio di Tutela Utenti

L’Ambito N23 ha istituito, ai sensi dell’art. 48 della L.R. 11/2007 “Legge per la dignità e la cittadinanza sociale. Attuazione della legge 8 novembre 2000, n.328” l’Ufficio di tutela degli utenti” disciplinato mediante apposito Regolamento d’Ambito, con il compito di sollecitare, a seguitodireclamodell’utente,ilrispettodaparte degli erogatori delle prestazioni previste all’interno della carta dei servizi e della cittadinanza sociale.L’Ufficio di Tutela degli utenti verifica, anche d’ufficio, che l’accesso alle prestazioni avvenga nel rispetto dei diritti della personae alle indicazioni previste dalla presente Carta. È un servizio a disposizione dei cittadini appartenenti all’Ambito N23 e delle loro rappresentanze che, avendo inoltrato un reclamo all’Ufficio per le relazioni con il pubblico (URP) del proprio Comune di residenza, non ritengano soddisfatta la risposta avutae richiedano un riesame del caso.

L’Ufficio di tutela degli utenti agisce su richiesta:

  • di qualsiasi cittadino/utente direttamente o da persona delegata/affini;
  • di Organizzazioni e Associazioni di rappresentanza dei cittadini;
  • di propria iniziativa e/o collaborazione con uno degli Ufficio per le Relazioni con il Pubblico de Comuni dell’Ambito N23;

Ogni cittadino, o suo rappresentante, puòrecarsi all’Ufficio di Tutela degli Utenti, telefonare, inviare una lettera, inviare un fax o inviare una mail/pec.Accolto il reclamo, opportunamente registratoinappositoregistro,l’UfficiodiTuteladegliUtentisvolge un’indagine sull’accaduto e fornisce larispostaallesegnalazionipervenute.
I Responsabili degli UU.RR.PP., dei Servizi e delle Organizzazioni coinvolte hanno l’obbligo di
collaborare, nella fase istruttoria, con l’Ufficio di Tutela degli Utenti.

Dopo la verbalizzazione della segnalazione del cittadino, l’Ufficio di Tutela degli utenti provvede all’attività istruttoria riferendone, qualora ne sussistano gli estremi, unitamente alle eventuali proposte, al Coordinatore dell’UdP per l’adozione di provvedimenti di competenza da assumersi entro 30 giorni dal termine di tale fase.

Il Responsabile dell’Ufficio di Tutela degli Utenti acquisisce tutta l’istruttoria svolta e, dopo le
verifiche del caso e l’eventuale integrazione, si pronuncia.L’amministrazione competente dell’ambito territoriale procede all’accertamento delle violazioni,alla contestazione e all’irrogazione delle eventuali sanzioni, ai sensi delle vigenti normative.

RECLAMI E SEGNALAZIONI

Sono uno strumento di tutela del cittadino, utile a far valere i propri diritti epretendere il rispetto degli standard di qualità previsti per i servizi erogati. Lapartecipazione dei cittadini nel controllo diretto della valutazione dei servizi èassicurata da questo strumento, che rientra nel processo finalizzato allarealizzazione della “Cittadinanza attiva” ossia di una cittadinanza informata,consapevole e partecipe.

Il cittadino può:

– reclamare su apposito modulo di “Scheda acquisizione Reclami”;

– segnalare disservizi, ossia segnalare il cattivo funzionamento del servizio;un servizio ricevuto che non ha le caratteristiche di qualità che dovrebbepossedere; l’assenza del servizio perché l’organizzazione non è in grado di soddisfare tutta la domanda, su apposito modulo “Scheda per larilevazione di Segnalazioni”.

ALLEGATO 1

  

ALBO UNICO DELL’AMBITO SOCIALE N23 DI PRESTATORI GIA’ ACCREDITATI NEL TERRITORIO REGIONALE PER L’EROGAZIONE DEI SERVIZI RESIDENZIALI – SEMIRESIDENZIALI – TERRITORIALI ATTRAVERSO BUONI SERVIZIO (VOUCHER) O TRAMITE AFFIDAMENTO DEI SERVIZI IN REGIME ORDINARIO

COMUNITA’ EDUCATIVA A DIMENSIONE FAMILIARE (DA 4 a 13 anni) Soggetto erogatore Denominazione Ubicazione/Contatti Cooperativa Sociale “Altrove” Comunità Lupacchiotto Marano di Napoli – Via De Gasperi, 35 altrove@pec.confcooperative.it n. tel. 3662558706     Cooperativa Sociale “Altrove”     Comunità Sinfonia Marano di Napoli – Via De Gasperi, 35 altrove@pec.confcooperative.it n. tel. 3662558706     Cooperativa Sociale “Giglio”     Comunità L’Aquilotto Napoli – Via Mandracchio a Nazareth,35, Pec: giglio@pec.confcooperative.it n. tel. 3662558706     Cooperativa Sociale “Il Canguro”     Comunità Il Marsupio Scafati (Sa) – Via Zara, 177 coopilcanguro@pec.it n. tel. 0818630316     Girotondo Società Cooperativa       Castello di Cisterna (NA) – Via IX Maggio,17 girotondocoop1@pec.it n. tel. 0818842841     Il Girasole Società Cooperativa Social Onlus       Comunità Il Girasole Santa Maria Capua Vetere (CE)- Via Togliatti P.co Sica, 2 ilgirasolecooponlus@pec.it n. tel. 08231540627   Società Cooperativa Sociale “Il Sollievo”     Comunità Anna Angri (Sa) – Viale Europa, 3 Ilsollievo.soccoop@pec.it n. tel. 081940857
COMUNITA’ ALLOGGIO PER MINORI (DAI 13 AI 18 ANNI) Soggetto erogatore Denominazione Ubicazione/Contatti   Camelia Società Cooperativa Sociale     Comunità Alloggio Camelia  San Prisco (Ce) – Via Nazionale Appia, 24 cooperativacamelia@arubapec.it n. tel. 08231540627     Consorzio Gea Cooperativa Sociale     Comunità Gaudianum Sant’Arpino (Ce) – Via Basaglia, 12 consorziogeacooperativasociale@pec.it 3388210242   Cooperativa Sociale “Lilliput”       Comunità Vanni Marano di Napoli (Na) – Via Tommaso Campanella, 28 cooperativalilliput@arubapec.it n. tel. 0817426504     Il Girasole Società Cooperativa Sociale       Comunità Bamboo Santa Maria Capua Vetere (CE) – Via togliatti P.co Sica, 2 ilgirasolecooponlus@pec.it n. tel. 08231540627       Iris Cooperativa Sociale Onlus       Comunità Il Giglio  Caserta – Via Newton, 3 iriscooperativaonlus@pec.it n. tel. 08231540627     La Mano Società Cooperativa Social Onlus       Comunità L’Impronta  Gricignano d’Aversa (CE) – Via Luigi Einaudi, 24 lamanocoopsociale@pec.it n. tel. 0813996282   Società Cooperativa Sociale “Pianeti Diversi”     Comunità Angeli Custodi Gragnano (Na)- Via Castellammare, 5 info@pianetidiversi.it n. tel. 0873670120   Società Cooperativa Sociale Il Sollievo     Comunità Charlot Angri (Sa) – Corso Vittorio Emanuele, 285 Ilsollievo.soccoop@pec.it n. tel. 081940857     Xenia Cooperativa Sociale Onlus     Comunità Angeli e Custodi Gragnano (Na) – Via Mandrio, 13 xenia.onlus@gmail.com n. tel. 081 18658076       COMUNITA’ DI PRONTA E TRANSITORIA ACCOGLIENZA PER MINORI (DAI 12 AI 18 ANNI)   Soggetto erogatore   Denominazione   Ubicazione/Contatti       Crescere Insieme Cooperativa Sociale       L’abbraccio Aversa (CE) – Piazza Mazzini,20 crescereinsieme@pec.sinapsis-srl.net n. tel. 0815044412
      CASA ACCOGLIENZA DONNE MALTRATTATE   Soggetto erogatore   Denominazione   Ubicazione/Contatti     Agorà Cooperativa Social ONLUS     La finestra verde San Marcellino (CE)- Via Verdi, 40 cooperativa.agora@pec.it n. tel. 0815044412     Consorzio Matrix Cooperativa Sociale     Fiori nel deserto Pompei (NA) – Via Arpaia, 8 cons.matrix@pec.it n. tel. 0818011753     Xenia Cooperativa Sociale Onlus     I sentieri di Artemide Scafati (SA)- Via Roma, 13 xenia.onlus@gmail.com n. tel. 081 18658076
  COMUNITA’ DI ACCOGLIENZA PER GESTANTI MADRI E BAMBINI
  Soggetto erogatore  Denominazione  Ubicazione/Contatti
    Xenia Cooperativa Sociale Onlus    L’albero della lunaScafati (SA) – Via Cesare Battisti, 49 xenia.onlus@gmail.com n. tel. 081 18658076
    Consorzio Matrix Cooperativa Sociale    La strada e la stellaGragnano (NA) – Via Castellammare,50 cons.matrix@pec.it n. tel. 0818011753
    Xenia Cooperativa Sociale Onlus    Le ali di IsideBoscoreale (NA) – Via Marra, 200/A xenia.onlus@gmail.com n. tel. 081 18658076
  CASA ALLOGGIO PER PERSONE ADULTE CON DISAGIO PSICHICO
  Soggetto erogatore  Denominazione  Ubicazione/Contatti
    Agorà Cooperativa Social Onlus    Casa Alloggio “Muladhara”Valle di Maddaloni (CE) – Via Sannitica cooperativa.agora@pec.it n. tel. 0815044412
  GRUPPO APPARTAMENTO AREA DISABILITA’
  Soggetto erogatore  Denominazione  Ubicazione/Contatti
    Cooperativa “Costanzo Chiara”    Casa EmmausCicciano (Na) – Viale delle Rose, 1 costanzoechiaracooperativa@legalmail.it n. tel. 0818263419
    Gioia Società Cooperativa Sociale Ottaviano (NA) – Via della Seta, snc gioiacoopsociale@legalmail.it n. tel. 08118720063
  CENTRO SOCIALE POLIFUNZIONALE AREA DISABILITA’
  Soggetto erogatore  Ubicazione/Contatti
    Amaranta Service Cooperativa SocialeCicciano (Na) – Via provinciale per Comiziano, S.n.c. amaranta.service@legalmail.it n. tel. 3291544296
    Cooperativa “Costanzo e Chiara”Cicciano (Na) – Viale delle Rose, 1 costanzoechiaracooperativa@legalmail.it n. tel. 0818263419
  ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIO-ASSISTENZIALE
  Soggetto erogatore  Sede legale/Contatti
    Amaranta Service Cooperativa SocialeCicciano (NA) – Via Provinciale per Comiziano, s.n.c. amaranta.service@legalmail.it n. tel. 3291544296
    Associazione ACLI CiccianoCicciano (NA) – Via Marconi, 4 aclicicciano@pec.it n. tel. 08118858393
    Boetheia Società Cooperativa Sociale OnlusSan Giorgio a Cremano – Corso Roma, 37 boetheiacooperativa@legalmail.it n. tel. 0818614496
    Consorzio Gea Cooperativa SocialeQualiano (NA) – Via Rosselli, 55 consorziogeacooperativasociale@pec.it n. tel. 3388210242
    Cooperativa Costanzo e ChiaraCicciano (NA) – Viale delle Rose, 1 costanzoechiaracooperativa@legalmail.it n. tel. 0818263419
    Cooperativa Sociale GiuliaMarigliano (NA) – Corso Umberto I, 438 cooperativasocialegiulia@pec.it n. tel. 08118823792
    Cooperativa Sociale MiroNapoli – Centro Direzionale Isola G1 cooperativamiro@pecimprese.it n. tel. 0817877064
    Cooperativa Sociale RinascitaNola (NA) – Via Mastrilli, 13/15 rinascitaonlus@pec.it n. tel. 0815124277
    Crescere Insieme Cooperativa SocialeNapoli – Via Amerigo Vespucci, 9 crescereinsieme@pec.sinapsis-srl.net n. tel. 0815044412
    Equilibrium Health Care CenterAvella (AV) – Via De Sanctis Palazzo B 17/23 equilibriumhcc@hotmail.com n. tel. 3355747308
    Gioia società Cooperativa SocialeNola (NA) – Via Circumvallazione, 10 gioiacoopsociale@legalmail.it n. tel. 08118720063
    Le Ali Cooperativa SocialeQualiano (NA) – Via Rosselli, 55 lealiscoop@pec.it n. tel. 08118376007
    Officina del Sorriso Società Cooperativa SocialeNola (NA) – Via Circumvallazione, 310 Officina.delsorriso@legalmail.it n. tel. 3331101751
    Peppe 1983 Cooperativa SocialeNola (NA) – Via San Paolino, 77 Cooperativapeppe1983@pec.it n. tel. 0815125593
    Sirio Società Cooperativa SocialeSan Antonio Abate (NA) – Via Stabia, 474 segreteria@pec.siriocooperativa.it n. tel. 08117860437
    Società Cooperativa Sociale “Il Sollievo”Angri (Sa) – Viale Europa, 3 Ilsollievo.soccoop@pec.it n. tel. 081940857
  ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA CON I SERVIZI SANITARI
  Soggetto erogatore  Sede legale/Contatti
    Amaranta Service Cooperativa SocialeCicciano (NA) – Via Provinciale per Comiziano, s.n.c. amaranta.service@legalmail.it n. tel. 3291544296
    Boetheia Società CooperativaSan Giorgio a Cremano – Corso Roma, 37 boetheiacooperativa@legalmail.it n. tel.0818614496
    Consorzio Gea Cooperativa SocialeQualiano (NA) – Via Rosselli, 55 consorziogeacooperativasociale@pec.it n. tel. 3388210242
    Cooperativa Sociale GiuliaMarigliano (NA) – Corso Umberto I, 438 cooperativasocialegiulia@pec.it n. tel. 08118823792
    Cooperativa Sociale MiroNapoli – Centro Direzionale Isola G1 cooperativamiro@pecimprese.it n.tel. 0817877064
    Crescere Insieme Cooperativa SocialeNapoli – Via Amerigo Vespucci, 9 crescereinsieme@pec.sinapsis-srl.net n. tel. 0815044412
    Gioia Società Cooperativa SocialeNola (NA) – Via Circumvallazione, 10 gioiacoopsociale@legalmail.it n. tel. 08118720063
    Le Ali Cooperativa SocialeQualiano (NA) – Via Rosselli, 55 lealiscoop@pec.it n. tel. 08118376007
    Officina del Sorriso Società Cooperativa SocialeNola (NA) – Via Circumvallazione, 310 Officina.delsorriso@legalmail.it n. tel. 3331101751
    Sirio Società Cooperativa SocialeSan Antonio Abate (NA) – Via Stabia, 474 segreteria@pec.siriocooperativa.it n. tel. 08117860437
    Società Cooperativa Sociale “Il Sollievo”Angri (Sa) – Viale Europa, 3 Ilsollievo.soccoop@pec.it n. tel. 081940857
  SERVIZIO DI ASSISTENZA SCOLASTICA
  Soggetto erogatore  Sede operativa/Contatti
    Boetheia Società Cooperativa Sociale OnlusSaviano (NA) – via Cimitero, snc boetheiacooperativa@legalmail.it n. tel. 0818614496
    Consorzio Gea CooperativaLiveri (NA) – Via Parrocchia, 55 consorziogeacooperativasociale@pec.it n. tel. 3388210242
    Cooperativa Sociale GiuliaCimitile (NA) – Via Manzoni, 36 cooperativasocialegiulia@pec.it n. tel. 08118823792
    Gaia Società Cooperativa SocialeCicciano (NA) – Via M.T. di Calcutta gioiacoopsociale@legalmail.it n. tel. 08118720063
  TRASPORTO SOCIALE
  Soggetto erogatore  Sede operativa/Contatti
    Consorzio Gea Cooperativa SocialeLiveri (NA) – Via Parrocchia, 55 consorziogeacooperativasociale@pec.it n. tel. 3388210242
    Gioia Società Cooperativa SocialeCicciano (NA) – Via Madre Teresa di Calcutta, snc gioiacoopsociale@legalmail.it n. tel. 08118720063
  SEGRETARIATO SOCIALE
  Soggetto erogatore  Sede operativa/Contatti
    Gaia Società Cooperativa SocialeCicciano (NA) – Via Madre Teresa di Calcutta, snc gioiacoopsociale@legalmail.it n. tel. 08118720063
  TELESOCCORSO
  Soggetto erogatore  Sede operativa/Contatti
    Amaranta Service Cooperativa SocialeCicciano (NA) – Via Provinciale per Comiziano, s.n.c. amaranta.service@legalmail.it n. tel. 3291544296
    Gioia Società Cooperativa SocialeCicciano (NA) – Via Madre Teresa di Calcutta, snc gioiacoopsociale@legalmail.it n. tel. 08118720063
    Officina del Sorriso Società Cooperativa SocialeCicciano (NA) – Via Nola, snc Officina.delsorriso@legalmail.it n. tel. 3331101751
  LABORATORI EDUCATIVA TERRITORIALE
Soggetto erogatoreSede operativa/Contatti
    Amaranta Service Cooperativa SocialeCicciano (NA) – Via Provinciale per Comiziano, s.n.c. amaranta.service@legalmail.it n. tel. 3291544296
    Gioia Società Cooperativa SocialeCicciano (NA) – Via Madre Teresa di Calcutta, snc gioiacoopsociale@legalmail.it n. tel. 08118720063
    Officina del Sorriso Società Cooperativa SocialeCicciano (NA) – Via Nola, snc Officina.delsorriso@legalmail.it n. tel. 3331101751
PRONTO INTERVENTO SOCIALE
  Soggetto erogatore  Sede operativa/Contatti
    Amaranta Service Cooperativa SocialeCicciano (NA) – Via Provinciale per Comiziano, s.n.c. amaranta.service@legalmail.it n. tel. 3291544296
    Gaia Società Cooperativa SocialeCicciano (NA) – Via Madre Teresa di Calcutta, snc gioiacoopsociale@legalmail.it n. tel. 08118720063
    Officina del Sorriso Società Cooperativa SocialeCicciano (NA) – Via Nola, snc Officina.delsorriso@legalmail.it n. tel. 3331101751
  PROGETTI TERAUPETICI RIABILITATIVI SOSTENUTI DA BUDGET DI SALUTE
  Soggetto erogatore  Sede operativa/Contatti
    Amaranta Service Cooperativa SocialeCicciano (NA) – Via Nola, snc Officina.delsorriso@legalmail.it n. tel. 3331101751
    Gaia Società Cooperativa SocialeCicciano, via M.T. di Calcutta, gioiacoopsociale@legalmail.it n. tel. 08118720063
    Officina del Sorriso Società Cooperativa SocialeCicciano (NA) – Via Nola, snc Officina.delsorriso@legalmail.it n. tel. 3331101751
    Cooperativa Costanzo e ChiaraCicciano (NA) – Viale delle Rose, 1 costanzoechiaracooperativa@legalmail.it n. tel. 0818263419
  TELEFONIA SOCIALE
  Soggetto erogatore  Sede operativa/Contatti
    Amaranta Service Società Cooperativa SocialeCicciano (NA) – Via Provinciale per Comiziano, s.n.c. amaranta.service@legalmail.it n. tel. 3291544296
    Officina del Sorriso Società Cooperativa SocialeCicciano (NA) – Via Nola, snc Officina.delsorriso@legalmail.it n. tel. 3331101751