Donne in difficoltà Il Centro Antiviolenza è un luogo predisposto per accogliere le donne che subiscono violenza di genere, in qualsiasi forma essa si concretizzi, indipendentemente dalla loro nazionalità, etnia, religione, orientamento sessuale, stato civile, credo politico e condizione economica. Il CAV dell’Ambito N23 è gestito da professioniste attive ed esperte nell’accoglienza e nell’offrire sostegno a donne vittime di violenza intra-familiare / extra-familiare nonché dei loro figli. L’Ambito N23 parte dall’assunto che la violenza di genere non è un fatto privato bensì un fenomeno sociale.Le conseguenze degli episodi di violenza possono essere dannose non solo per la salute psico-fisica della vittima ma per l’intera società poiché hanno un impatto su diversi aspetti tra cui: difficoltà nelle relazioni di genere in ogni ambito di vita; effetti negativi sull’educazione delle nuove generazioni; scoraggiamento della donna ad intraprendere un’attività lavorativa; deprivazione economica e sociale e minor produttività di un paese. Per tali motivi sono necessarie attività di sensibilizzazione e prevenzione sul territorio. La scuola risulta essere il luogo principale in cui il problema della violenza emerge. Inoltre, ha un ruolo fondamentale nel percorso di crescita dei ragazzi ed è il luogo in cui si iniziano a formare ed acquisire i propri valori nell’ambito delle relazioni sociali, pertanto, è necessario una collaborazione tra i servizi deputati alla materia e gli istituti scolastici. La scuola rappresenta il luogo ideale per l’assistente sociale per promuovere percorsi di prevenzione sulla tematica della violenza di genere e la violenza domestica. Il professionista si fa quindi promotore di percorsi volti ad innestare, innanzitutto, un cambiamento culturale e sociale rispetto alla parità di genere e a portare a conoscenza di insegnati, educatori e di bambini e adolescenti, strumenti per prevenire la violenza, riconoscerla, farla emergere e contrastarla. Attraverso laboratori esperienziali, educativi e formativi l’obiettivo è quello di mettere in discussione i modelli di relazione convenzionali, gli stereotipi di genere e i meccanismi di minimizzazione della violenza.